Questo romanzo è il diario giornaliero di Rhiannon, una donna socievole e flessibile, aspirante giornalista, impiegata come tuttofare nella redazione di un giornale dove viene sfruttata senza che le permettono di fare carriera. Ha scritto un romanzo e l’ha inviato a diversi editori nella speranza potesse essere pubblicato, finora però ha ricevuto cortesi e dispiaciuti rifiuti. Ama il quieto vivere e finge di non accorgersi che Craig, il suo fidanzato con il quale convive, la tradisce con Lana, una sua collega di lavoro che pretende pure di esserle amica. Le cinque amiche che frequenta le definisce PISD (persone impossibili a scrollarsi di dosso) ma si lascia comunque coinvolgere ai chiassosi preparativi che stanno organizzando per le nozze di una di loro, particolarmente eccitate per l’addio al nubilato e sopporta gli smielati apprezzamenti per l’imminente maternità dell’altra. Si potrebbe certamente definire un approccio stoico alla vita, dove gli eventi non scalfiscoono il suo esemplare autocontrollo, se non fosse che nella tasca del cappotto Rhiannon custodisca a portata di mano affilati e micidiali coltelli e non esiti ad usarli. Una ferocia inizialmente riservata agli stupratori e ai pedofili che man mano degenera in furia omicida. Una serial killer insospettabile, tenera col suo cagnolino, gentile con i genitori del suo fidanzato, servizievole e remissiva sul lavoro, ma decisamente psicopatica, dai gusti gastronomici, così’ come quelli sessuali, almeno discutibili, dotata di una capacità di pianificazione machiavellica. Leggendo il suo diario è impossibile non entrare in empatia.
Un noir piacevolissimo, una scrittura ironica e scorrevole in alcuni tratti esplicita, una storia divertente quanto assurda che rapisce il lettore trascinandolo in una girandola di follia.
Claire Joanna Skuse, classe 1980 nasce a Weston nel Regno Unito. Da questo romanzo è tratta una serie televisiva.