Liz Nugent colpisce il lettore senza alcun timore. Dalla prima all’ultima pagina, regala una storia destinata a durare nel cuore del lettore ben oltre il tempo della lettura. Sally Diamond – La strana (Vallardi) è un romanzo intenso e profondamente umano, che racconta la storia di una ragazza diversa, etichettata come “strana” dalla società , ma capace di una sensibilità e di un’umanità straordinarie. Sally è una protagonista fuori dagli schemi, il cui carattere – schivo, curioso, silenzioso ma attento – diventa il cuore pulsante dell’intera narrazione che immergerà il lettore fino agli abissi di cui può essere capace la crudeltà umana. La sua “stranezza” non è mai caricaturale, né usata come espediente narrativo: è autentica, complessa, spesso dolorosa. Sally è una giovane donna che fatica a comprendere le regole sociali, spesso fraintende le intenzioni degli altri e preferisce il silenzio alle conversazioni forzate. Ma dietro questa apparente chiusura si cela un mondo interiore ricchissimo, fatto di osservazioni sottili, riflessioni profonde e un’acuta capacità di ascolto. Fondamentale, per capirne la stranezza, indagarne un passato fatto di violenza, privazioni, traumi che non potranno mai essere superati.
Fin dalle prime pagine, Sally colpisce per la sua innocenza lucida nonostante sia una donna irlandese di circa 40 anni: non è ingenua, ma guarda il mondo con occhi privi di malizia. Vive in un piccolo centro dove tutti sembrano avere già deciso chi lei sia: una ragazza “problematica”, da compatire o ignorare. Eppure, pagina dopo pagina, si delinea un ritratto più complesso: Sally è intelligente, dotata di una memoria straordinaria, estremamente sensibile agli stimoli emotivi e profondamente leale verso le poche persone che riesce a lasciar entrare nella sua vita. Non ama essere toccata, è infastidita da rumori improvvisi, preferisce la routine e il controllo. Ma non per questo è fredda o distante: al contrario, le sue emozioni sono fortissime, solo che le esprime in modo non convenzionale.
Nel corso del romanzo, Sally intraprende un percorso di crescita ma anche di indagine sul suo passato che la porta a mettere in discussione le proprie certezze e, soprattutto, ad aprirsi agli altri. L’intero viaggio narrativo è un cammino verso l’autenticità , in cui la protagonista impara lentamente a non sentirsi sbagliata. Attraverso amicizie inaspettate, piccoli gesti quotidiani, errori, scoperte e ricordi dolorosi, Sally si confronta con la domanda che ogni persona diversa si pone almeno una volta nella vita: “Cosa c’è che non va in me?” La risposta, che il romanzo offre senza retorica, è che non c’è nulla di sbagliato. Sally è semplicemente diversa, e questa diversità è una ricchezza – per lei e per chi la circonda.
Pur essendo un romanzo realistico che tocca temi purtroppo spesso al centro della cronaca come la pedofilia o la violenza sulle donne, ogni pretesto serve a rappresentare il mondo interiore della protagonista, rendendo la sua esperienza ancora più viva. Spesso Sally sembra proprio nella stanza di chi legge…
Sally Diamond è, prima di tutto, una sopravvissuta. E, forse, anche questo è un insegnamento: per quanto possa essere atroce il dolore, c’è sempre una possibilità di superarlo. Liz Nugent ha firmato un romanzo delicato, empatico e profondo. Una lettura che lascia il segno, non per gli eventi narrati, ma per la forza silenziosa della sua protagonista. Sally è uno di quei personaggi che si fanno spazio lentamente, ma restano a lungo nel cuore del lettore. Un thriller che è un ping pong tra l’Irlanda e la Nuova Zelanda caratterizzato da slanci di affetto e picchi di crudeltà atroce.Â