La mia più oscura preghiera- S.A.Cosby



S.A.Cosby
La mia più oscura preghiera- S.A.Cosby
Rizzoli
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Shawn Andre Cosby, più conosciuto come S. A. Cosby , è uno dei più interessanti autori di noir statunitensi degli ultimi anni. La mia più oscura preghiera è il suo secondo libro, ma in Italia Rizzoli ha già pubblicato Legittima vendetta, uscito in U.S.A. successivamente a questo. La vicenda è ambientata in Virginia e ha come protagonista un investigatore piuttosto anomalo. Nathan (Nate) Waymaker nella vita è stato molte cose, un marine, un vice sceriffo e adesso il becchino o più pomposamente un addetto alle pompe funebri. Il gusto dell’indagine, però, non l’ha abbandonato e con esso il fiuto per infilarsi nei guai. Alla morte del reverendo Esau Watkins, uomo amato e rimpianto da (quasi) tutta la comunità, alcune parrocchiane gli chiedono di far luce su quello che è in realtà un delitto. Spinto dal desiderio di giustizia e dalla procace e seducente figlia del reverendo, Nate si imbarca in un’indagine in cui si imbatterà nella faccia più oscura della religione e in un coacervo di corruzione e violenza da cui sarà molto difficile uscire illesi.

Prima di diventare scrittore, Cosby ha svolto i lavori più svariati: giardiniere, operaio e buttafuori per citarne alcuni, e la molteplice umanità conosciuta attraverso queste professioni è ben presente nelle sue opere e nei caratteri dei personaggi. Le vicende del romanzo sono spesso sopra le righe, così come il nostro investigatore, ma la realtà della corruzione, del razzismo, del pregiudizio è quanto mai autentica e, dietro l’ironia e l’umorismo paradossale di certe situazioni in cui il protagonista si trova coinvolto, trapela la denuncia di un sistema ancora legato all’antica e non superata convinzione della superiorità dei bianchi. L’ottusità e la violenza non appartengono solo ai delinquenti, ma anche ad alcuni rappresentanti della legge con i quali Nate non intende scendere a patti. 

Il libro sembra dominato dalla legge darwiniana del più forte, ma il lettore non deve lasciarsi ingannare. Senza moralismi né finti buonismi Cosby smaschera la realtà quotidiana di provincia e gli inganni dei falsi profeti, rivelando l’ingenua e coraggiosa fede di chi davvero crede nella redenzione. Sono queste ultime le figure più riuscite del libro, uomini e donne che dopo aver condotto una vita piena di sbagli e di cadute hanno trovato la redenzione e sono riusciti a trasformarsi e a dare il meglio di sé. In mezzo a loro, Nate, angelo caduto che nega il bene e disperatamente lo cerca, risalta come una figura originale e piena di umanità.

Donatella Brusati

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