Boccanera è nizzarda nel cuore, nell’animo, nel modo di fare, di essere e di immaginare la propria città garantendone il futuro senza affondarne la storia nel sogno di vederla in qualche modo in pace con se stessa. La protagonista uscita dalla penna di Michèle Pedinielli colpisce il lettore dritto al cuore: ama il pericolo, getta il cuore oltre l’ostacolo, vive con passione tutto quello che fa. Ghjulia Boccanera, da tutti chiamata Djou regala anche il titolo al romanzo edito da Fandango per l’Italia: una storia che scava nelle viscere della città francese, che scandaglia gli stati d’animo di chi si vota all’integralismo e di chi lavora ogni giorno per l’integrazione e l’inclusione. Sullo sfondo due scenari che accompagnano la storia pagina dopo pagina: lo straordinario panorama offerto dal porto e dal mar Mediterraneo, e il meno romantico skyline che gli speculatori edilizi che fanno dell’avidità il proprio valore guida, stanno regalando ai nizzardi cantiere dopo cantiere.
La storia prende avvio con il rinvenimento del cadavere di un ingegnere della società che gestisce il grande cantiere per la realizzazione del tram cittadino destinato a sboccare proprio sul porto: appassionato d’arte e omosessuale, una persona apparentemente senza nemici di cui si fatica a trovare zone d’ombra tali da giustificarne l’assassinio. Ghjulia, ormai ex poliziotta, viene incaricata dal compagno della vittima di far luce sulle dinamiche della morte e trovare soprattutto l’assassino. Affiancata dal coinquilino Dan e dall’amore di sempre Jo (che segue invece le indagini ufficiali) scorrazza per Nizza cercando una luce nei locali notturni e una logica inattaccabile in una serie di situazioni che sembrano non averne.
Capitolo dopo capitolo si viene travolti dal fascino di Nizza: sembra di scoprire realmente i suoi quartieri e la descrizione degli abitanti e delle loro vite, che siano nizzardi d’origine o immigrati, rende perfettamente l’idea di quello che è veramente la città che si affaccia sul Mediterraneo in tutta la sua bellezza e la sua unicità . Ghjulia scoprirà il suo cliente senza vita, rischierà lei stessa di essere uccisa in almeno tre occasioni prima di rendere giustizia al sistema pur concedendosi più di qualche licenza.
Ghjulia Boccanera non può decisamente lasciare indifferenti, un’eroina di cui è molto facile invaghirsi: al centro di una vita personale piuttosto atipica, riferimento di una rete di amicizie e conoscenze a prova di bomba, dedita al jogging come pratica ristoratrice ma pronta al tempo stesso a sfrecciare sulla propria vespa rossa, unica concessione al retaggio italiano di Nizza. A tratti dotata di forte empatia, qualche volta talmente cruda e cinica da lasciare il lettore senza il proprio punto di riferimento: un po’ come, forse, è la stessa Nizza, vera protagonista del romanzo di Pedinielli.