Léo Malet
Léo Malet -Nestor Burma e la bambola in blogtour. Seconda tappa: la recensione in anteprima
Fazi
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Dopo la presentazione e l’estratto in anteprima di Contorni di Noir pubblicati ieri , il tour di Nestor Burma e la bambola, di Léo Malet, approda su MilanoNera con la recensione in anteprima
Sono tempi durissimi per la Fiat Lux, l’agenzia di Nestor Burma. In Nestor Burma e la bambola (Fazi editore) il detective si ritrova così ad accettare un caso che non ha speranze di risoluzione. La morte della giovane Yolande Bonamy ha gettato i suoi nonni nello sconforto e dopo anni loro si rivolgono proprio a Burma per cercare di incastrare il medico che ritengono responsabile della loro perdita. Il nome di questo ex medico radiato dall’albo e praticatore di aborti è Mauffat. Lo stesso uomo che il nostro detective privato e con pochi scrupoli, in genere, ha visto casualmente uccidere proprio la sera prima nella villa di Boulogne.
I casi si intrecciano e si aggrovigliano tanto da rendere molto difficile riuscire a star dietro ai dettagli disseminati dall’autore e che condurranno Burma verso la risoluzione dell’intricato mistero.
Burma è il solito irriverente a cui Léo Malet dà voce e corpo e questa sua nuova avventura, finora inedita in Italia, non delude. è un noir lineare con dei colpi di scena piazzati nei punti giusti. La storia si svolge sotto i nostri occhi e scopriamo gli indizi e i legami tra oggetti e persone in contemporanea con il nostro detective. Malet non nasconde i difetti e le imperfezioni del suo personaggio, anzi le sottolinea per renderlo ancora più umano. Usa i suoi limiti per dare a questo suo anti eroe ancora più spessore.
I momenti di confronto con il commissario Faroux mostrano il Burma che ragiona e indaga, mentre quando incontra, o sarebbe più corretto dire si scontra con l’ispettore Colombaud in lui si accende il lato irriverente e provocatorio.
Nestor Burma è il personaggio più celebre creato da Léo Malet e i racconti delle sue avventure sono circa una trentina. lui è un carattere di quelli che non ha mai paura di sporcarsi, di scendere nei bassi fondi e di usare la mani piuttosto che grandi discorsi quando sono necessarie le maniere forti.
Ed è proprio in questa sua anomala umanità che lo apprezziamo ancora di più in tutta la sua arguzia che ci mostra come le cose non siano mai come appaiono.
Le prossime tappe su Penna d’oro, Books Hunters e Thrillernord