Una brutta strada per il commissario Campani è un giallo ‘ucronico’, un particolare genere di letteratura in cui la storia del mondo ha seguito un percorso alternativo rispetto a quello che si è verificato nella realtà
In questo caso, Luca Ongaro immagina che l’Italia non sia mai stata sconfitta ad Adua, che sia rimasta neutrale durante la prima guerra mondiale e sia stata governata a lungo da Giacomo Matteotti. Nel romanzo, ambientato nel 1960, la colonia Eritrea si accinge alle elezioni, volute dal ministro Pertini, ma la pace di Macallè , città capoluogo della regione del Tigrè, in Etiopia, è turbata da un terribile evento. Una giovane biologa scompare da casa e a causa della sua sparizione si innescherà una serie di eventi su cui il commissario Campani, marito felice e padre ancor più felice ma stremato da una bimba che pare non dormire mai, si troverà a indagare con il fidato ispettore Araya.
Nelle pagine di Ongaro è vibrante la denuncia dei pregiudizi e del razzismo che inquinano i nostri giorni e avviene con l’ utilizzo dell’ucronia, che gli permette di evitare ogni forma di stereotipo, accompagnando il lettore in una Storia che sembra ben diversa da quella vissuta ma che in realtà contiene tutte le violenze, le ipocrisie, la barbarie che l’uomo sin dalla sua comparsa sulla terra si porta appresso. Nel romanzo, a portare sprazzi di luce nel buio della crudeltà e dell’ingiustizia ci sono personaggi come Campani, disincantato ma onesto e tenace difensore della giustizia, Araya, dall’animo nobile, in bilico tra l’obbedienza alla sua divisa e il bisogno di proclamare un’uguaglianza che è pura finzione. Il razzismo, nei suoi aspetti più biechi e sottili, è ritratto con abilità da Ongaro, evitando moralismi e giudizi: dalle azioni di certi personaggi trapela la loro corruzione morale e la meschina difesa di una presunta supremazia, che vorrebbe nasconderne l’abiezione e lo squallore.
Anche le donne hanno molto rilievo nella storia e, grazie a una nobile concezione di ‘sorellanza’, dimostrano spesso più audacia e coraggio dei maschi che vorrebbero sottometterle.