Se non fosse stato per quel micino, io non ci avrei scoperto un bel niente, con queste parole il celebre avvocato Perry Mason conclude la sua indagine per un caso di assassinio nel romanzo Il caso del micio sbadato (1942) di Erle Stanley Gardner (1889-1970), della Oscar Mondadori.
Il micio in questione č Ambretta che deve il suo nome al colore giallo e luminoso degli occhi che con la sua sbadatagginee le sue abitudini prettamente feline fornisce le prove per accusare e incriminare il vero colpevole. Ambretta, come tutti i gatti, ha una predisposizione per i misteri e per tutto ciň che č oscuro e insondabile. Da unica testimone dei fatti, la gattina riesce volutamente a lasciare indizi preziosi per lattento Mason.
La piccola Ambretta, gattina della giovane ereditiera Helen Shore, passa dalle escursioni e dai giochi nel giardino della bella villa di famiglia alla modesta casa del giardiniere Lunk, al quale č momentaneamente affidata, e da dove parte il piano criminale. Allinizio del romanzo, infatti, Ambretta sta per diventare la prima vittima di una lunga e programmata vendetta. La gattina inarcava la schiena, tendeva spasmodicamente le zampe e tremava convulsamente, tutti sintomi di avvelenamento, ma perchč uccidere Ambretta? La micina reagisce alle cure del veterinario e mette in atto una sorta di vendetta che porterŕ le indagini sulla pista giusta e farŕ abboccare lastuto Mason.
Ancora una volta lintervento di un animale astuto e intraprendente come il gatto, si rivela determinante per comprendere la dinamica del delitto. Da vittima mancata, Ambretta diventa una sorta di Paul Drake a quattro zampe che aiuta lavvocato Mason a risolvere lenigma.
Zampette tinte di rosso sangue sono quelle di Satana, il grosso gatto nero dellavvocato Vercelloni, uno dei personaggi del romanzo Limpronta del gatto( 1943 ) di Augusto De Angelis (1888-1944) pubblicato da Sellerio. Satana nero come la pece, con gli occhi di zaffiro circondati da riflessi di fuoco, rientra a casa dopo uno dei suoi soliti giretti nel cortile del condominio e lascia sulla tavola dellapprensivo Vercelloni impronte rosse. Ma Satana non era ferito. Aveva soltanto camminato sul sangue e, bagnato dalla pioggia, i segni che lasciava erano rossi.
Camillo Vercelloni, avvocato dei gatti, come veniva chiamato dai colleghi della pretura e del tribunale, dopo aver constatato che nessuna ferita era presente sul corpicino o sulle zampette di Satana si chiede dove, dunque, aveva potuto trovare quel sangue? Un delitto misterioso… lui lo sognava da tanto tempo, un bel delitto pieno di mistero di cui si sarebbe occupato e al quale avrebbe fatto seguito una causa da far chiasso e da riempire di folla laula delle Assise. Benedette le impronte di Satana, forse gli avrebbero fornito la grande occasione per dimostrare le sue doti di penalista. Lavvocato si precipita dallamico commissario De Vincenzi e gli racconta quanto accaduto a Satana, uno dei suoi sette gatti, il cui numero poteva aumentare se ne avesse trovato qualche altro sperduto per la strada, se lo sarebbe portato a casa.
De Vincenzi impegnato a risolvere un caso di omicidio avvenuto in zona, non sottovaluta il racconto sul gatto e, rivelandosi egli stesso un pň felino nel carattere, ripercorre litinerario del girovago Satana e, per merito delle sue impronte, ricostruisce la dinamica e scopre il luogo del delitto del giovane Ben Seminari.
Commissari e avvocati sembrano attratti dalla personalitŕ dei felini e non sottovalutano il loro aiuto o i loro suggerimenti a dimostrazione che il gatto, animale domestico ma misterioso, č guardato con grande rispetto ed ammirazione.
Dalla Milano degli anni 40 di Augusto De Angelis, padre del giallo italiano autore dellintrigante e schivo commissario De Vincenzi, alla California degli stessi anni in cui Erle Stanley Gardner ambienta i casi dellinfallibile Perry Mason, il gatto č ancora una volta lanimale ispiratore di trame appassionanti e coinvolgenti di giallisti italiani e stranieri.