Gli ottant’anni di Bompiani visti da Elisabetta Sgarbi

La casa editrice fondata da Valentino Bompiani compie Ottant’anni: 1929-2009.
Scelte editoriali innovative e di alta qualità confermate dal direttore editoriale Elisabetta Sgarbi.

Com’è nata e cresciuta questa importante casa editrice?
La Bompiani è senz’altro una pietra miliare nella storia dell’editoria italiana, innanzitutto per le scelte programmatiche. Fin dall’inizio, l’attenzione si è concentrata sulla narrativa e saggistica di qualità, italiana e straniera.

Nel corso degli anni sono cambiati i contesti sociali ed economici. Anche il mondo culturale si è avviato alla globalizzazione. Com’è cambiata la Bompiani?
Sono cambiati gli scenari, ma lo spirito della casa editrice si è mantenuto intatto. Negli ultimi tempi, si è continuato a puntare risolutamente sulla qualità e, contemporaneamente, sull’impatto popolare di una narrativa matura, anche in sintonia con le nuove esigenze di un mercato allargato (globalizzato) e delle nuove strategie di comunicazione messe a punto con l’ingresso sulla scena di Internet e degli strumenti informatici.

Gli Ottant’anni di Bompiani diventano un evento, come si celebreranno?
Le celebrazioni si svolgono fra l’8 e il 17 novembre, fra proiezioni di film allo Spazio Oberdan di Milano e serate di incontri alla Sala Buzzati della Fondazione Corriere della Sera. Serate importanti, perché è in esse che si svolge la presentazione del numero speciale di Panta dedicato appunto agli ottant’anni della casa editrice; poi un particolare omaggio a Leonardo Sciascia, e per finire, la presentazione del catalogo storico Bompiani. Ma ci saranno altri ospiti, come Hanif Kureishi, Umberto Eco, Sandro Veronesi, Andrea De Carlo, e anche due altri omaggi: a Patricia Highsmith, con proiezioni di film tratti dal ciclo di Mr Ripley, e ad Alberto Moravia, di cui verrà preso in considerazione il rapporto con il cinema, da lui, come è noto, profondamente amato. Insomma, una festa.

cristina marra

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