Viva la Libertŕ č il vessillo innalzato dalla VI edizione del Festival seguita per tre giorni da una folla di spettatori nella cinquecentesca e spettacolare cornice della Fortezza Medicea.
Un percorso vincente tra performance di scrittori, spettacoli in anteprima, letture, e concerti organizzato dalla Nausika – Scuola di Narrazioni Arturo Bandini, sostenuta dai piů importanti Enti e Banche locali.
Diritti e libertŕ affrontati da molteplici angolature.
Venerdě 3, primo appuntamento, Libera l’esperienza. Dal blog alla carta stampata. Duchesne con Studio illegale, Marsilio, e Insy Loan con Alla fine di questo libro la mia vita si autodistruggerŕ, Rizzoli.
A seguire: Libera i diritti. Incontro a due facce con Massimo Teodori, Storia dei laici, e Beppino Englaro e il diritto di scegliere per sua figlia con: Eluana. La Libertŕ di vita.
Piů tardi : il ricordo che deve far riflettere. Documentario: Il sol dell’avvenire, e l’incontro con
Giovanni Fasanella e il suo: Cosa sono le Br e Giuseppe Lo Bianco, autore di Profondo nero.
Alle 20 la musica: Bachi di Pietra e il loro mixer tra Blues e Techno.
Dopo cena Anteprima nazionale di Nessuna Pietŕ, Salani, libro e disco con testi di Marco Vichi e musiche di Nicola Pecci. E poi voce e musica con Piero Pelů, Stas Gavronski, Giovanni Guidelli, Marco Vichi, Luca Scarlini e i Dago che si rifanno agli emigranti negli Usa dei primi novecento.
E, in chiusura di giornata, Mi chiamo Dino e sono elettrico, spettacolo teatrale tratto da La notte della Cometa di Sebastiano Vassallo.
Sabato 4, Un Independence day tutto americano partito alle 17 con Libera la contaminazione, viaggio musicale rap di Dargen d’Amico, seguito da Libera le storie dei Wu Ming: Alessandro Bertante e Girolamo De Michele, reading tra editi e inediti con successivo dibattito sul New Epic italiano.
Stessa ora, ma diverso palcoscenico: Libera la realtŕ, Stefano Pistolini e il suo Mister Cool, Come funziona il metodo Obama. Vttoria elettorale 100 giorni dopo.
Alle 19 Ethan Canin, nella sua prima apparizione italiana con il suo straordinario caso letterario: America America, Ponte alle Grazie.
Alle 20 Libera la memoria, prima nazionale di: Come ti chiamavi mamma da giovane? Memorie italoamericane di Luca Scarlini.
Dopo cena, Reading Musicale Pontiac, le memorie storiche della rivoluzione americano hanno visto come interpreti i Wu Ming e i musicisti Paul Pieretto, Stefano Pilia, Federico Oppi ed Egle Sommacal, il concerto rap di Dargen d’Amico e, per concludere, l’esaltante maratona dedicata agli States , Libera la contaminazione: Cocorosie in spettacolo, art rock con il travolgente duo Bianca “Coco” con i baffi e Sierra “Rosie” Casady, un mix indiavolato di folk, elettronica, hip hop e lirica.
Domenica 5, graziati da un cielo temporalesco nero come il piomboal via Libera il mistero. Intrighi e segreti nel cinquecentesco: La gemma del cardinale Corbaccio, di Patrizia Debicke presentato e recitato da Francesco Botti.
Subito dopo Libera la realtŕ frizzante scambio di idee tra Gianluca Morozzi, magicamente ispirato in: Colui che gli dei vogliono distruggere, Guanda e Violetta Bellocci con la sua scanzonata fuga dall’ovvio, Sono io che me ne vado, Mondadori.
Alle 19, Vanni Santoni e il suo Le cose in comune Feltrinelli, coordinato da Claudia Boscolo.
E, su un altro palco Libera la voce con la proiezione di Alza la testa, Chiarelettere, ingiustizie scandali italiani degli ultimi anni visti di Piero Ricca seguito da Sergio Nazzaro e il suo, pungente ma veritiero: Io per fortuna c’ho la camorra, Fazi.
Alle 20,15 Libera la partecipazione: ancora Vanni Santoni e il progetto Scrittura Industriale Collettiva, spalleggiato da Gregorio Magini e Maurizio Vito.
Piů tardi La musica č tornata in scena con il Concerto Thank You For The Drum Machine e per concludere un gran finale con Libera le storie, spettacolo teatrale musicale di Davide Enia e i musicisti Giulio Brocchieri e Rosario Punzo. Legame, affinitŕ e viaggio, mixer calibrato di jazz e parole.
Festival Narrazioni Libera Tutti 2009
Patrizia Debicke