Cuore di ferro



alfredo colitto
Cuore di ferro
piemme
Compralo su Compralo su Amazon

Nel 1311 Bologna è una città in preda a grande fermento. L’università, la prima del mondo occidentale, nata intorno all’anno 1088, ha già le sue scuole di grammatica, di retorica, di logica e di diritto. Ci insegnano studiosi del calibro di Pepone e Irnerio che verrà definito dai futuri giuristi “lucerna iuris”. Naturalmente attira studenti e dottori da tutta Europa e purtroppo attira anche le attenzioni malevole dei padri della Chiesa, nonostante Federico I, già nel 1158, per mettere il sapere e la scienza al riparo dal potere clericale e secolare avesse promulgato la Costitutio habita che di fatto attribuiva all’Università una specie di extraterritorialità. Nonostante questa precauzione, i domenicani, inesausti cacciatori di eretici, nel 1300 hanno già dato vita alla Santa Inquisizione e nelle città vanno accendendosi i primi roghi.
E’ questa la premessa per calarsi nel nuovo romanzo di Alfredo Colitto e assorbirne in pieno lo spirito. Cuore di ferro è la storia di un’indagine compiuta da Mondino de’ Liuzzi, medico e anatomista dello Studium, che di notte si chiude dentro la propria aula per sezionare di nascosto i cadaveri. Tutto ha inizio la sera un cui uno dei suoi allievi lo raggiunge portandosi appresso il corpo senza vita di un giovane orrendamente mutilato. Il morto è un templare, confratello dell’allievo stesso, il quale rivela la propria appartenenza all’Ordine e la propria vera identità: Gerardo da Castel Bretone. Mondino è perfettamente consapevole di quanto sia rischioso accogliere e aiutare un templare. Vorrebbe denunciarlo, ma qualcosa attira la sua curiosità: il cadavere che Gerardo gli ha portato in dono ha nel petto una meravigliosa mostruosità: un cuore di ferro, completo di vasi sanguigni che si innestano perfettamente a quelli naturali. Per Mondin, quel cuore rappresenta un’occasione unica di studio, ma per potercisi applicare deve prima scoprire chi ha ucciso il giovane e perché. Una corsa contro il tempo e contro il rogo, perché i domenicani sono già sulle tracce di Gerardo e quando altri due templari verranno trovati nelle medesime condizioni, la sua stessa vita sarà in grande pericolo. Leggete questo thriller e converrete con me che Dan Brown, a confronto con il nostro Alfredo Colitto, è un dilettante.

adele marini

Potrebbero interessarti anche...