Appassionato della Londra vittoriana, Lee Jackson ha creato il popolare sito victorianlondon.org, in cui raccoglie materiali sulla Londra di quel periodo e ha scritto vari romanzi e saggi storici, ovviamente ambientati nel periodo vittoriano.
Questo romanzo, pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 2004 col titolo “A Metropolitan Murder”, è il primo della serie dell’ispettore Decimus Webb, lo stravagante poliziotto che si sposta per la città su un biciclo, novità assoluta di quei tempi. Irriso di nascosto per questo motivo ma rispettato per il suo acume nel risolvere i casi delittuosi, Webb indaga con pazienza e abilità, senza mai saltare alle conclusioni.
Un omicidio avviene a Londra su un treno del metrò alla Stazione di Baker Street, sì proprio la strada dove, al n.221B, negli stessi anni in cui si svolge il romanzo di Jackson, vive Sherlock Holmes, il mitico personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle. In quel periodo Londra è un fermento di novità, la metropolitana è stata inaugurata da poco e nuove idee e passioni invadono l’Inghilterra. Inoltre in quegli anni cresce l’interesse per i problemi sociali, sono gli anni di Dickens e dei suoi romanzi sui diseredati. Anche questo giallo di impianto classico mette ben in luce il grande divario esistente all’epoca tra classi benestanti e classi povere, descrivendo con efficacia gli infernali quartieri malfamati della città, soprattutto attraverso il personaggio di Henry Cotton, un giovane che vuole scrivere sulla Londra degli slums e prova in vari modi ad addentrarsi nei suoi quartieri peggiori.
Ci troviamo quindi di fronte ad un giallo storico che è denso di delitti e di menzogne, costellato di colpi di scena non sempre riusciti, nel quale anche lo stile richiama il modo di scrivere dell’epoca.
Da leggere comunque perché l’atmosfera è tale da rendere il lettore partecipe degli eventi e tutto sommato curioso di capire quale sarà l’epilogo e chi, tra i numerosi personaggi, si salverà.
