Morte a San Siro



Alessandro Bastasi
Morte a San Siro
Frilli
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Durante i lavori per la costruzione di un nuovo ipermercato vengono rinvenuti alcuni resti umani. Quando Guido Barbieri, professore di Storia in pensione, apprende la notizia, capisce subito che si tratta di Angela Pozzi, una ragazza della quale è stato innamorato e scomparsa ben cinquant’anni prima. Il ritrovamento non desta l’interesse delle autorità competenti, impegnate a risolvere casi più recenti. L’unica a provare una certa curiosità è Laura, figlia del professore e giornalista di un network milanese. I due Barbieri iniziano una personale indagine che li conduce fino a Palermo. Un altro delitto, intanto, si consuma e la polizia si decide finalmente a intervenire, nella persona del commissario Ferrazza. La soluzione del caso arriverà in maniera tanto inaspettata quanto clamorosa, mettendo a dura prova l’etica delle persone coinvolte.
Sfondo del romanzo è una Milano sempre più multietnica, all’interno di una società sempre più dominata dalla tecnologia e nella quale il professor Barbieri non si riconosce. Anche per questo i suoi rapporti con la figlia sono difficili e neppure la presenza del nipotino Michele sembra riuscire ad appianare i contrasti. Barbieri è uomo d’altri tempi, che dopo la morte dell’amata moglie si è rinchiuso in casa a scrivere saggi. Il ritrovamento dei resti di Angela lo sprona a prendere atto del mondo che lo circonda e a capire che esistono persone con cui vale la pena scambiare qualche chiacchiera. Il romanzo pone in primo piano anche la presenza sempre più minacciosa e ingombrante dei media nella vita quotidiana e, in particolare, nei casi di cronaca più eclatanti. Un’accusa neppure troppo velata da parte dell’autore alla spettacolarizzazione del dolore, che non tiene conto degli ulteriori danni arrecati alle parti in causa.

Massimo Ricciuti

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