La colonna di fuoco



Ken Follet
La colonna di fuoco
Mondadori
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La colonna di fuoco, terzo capitolo fiume della possente saga di Kingsbridge, dopo I pilastri della terra e Mondo senza fine, parte dal 1558 e va fino al 1620, accompagnandoci per ben sessantadue anni di storia europea che videro l’epocale scontro tra cattolici e protestanti. Romanzo notevole, in grado di affascinare i vecchi fan e conquistarne dei nuovi. Una colonna di fuoco è a mio vedere il più coinvolgente delle saga anche per la sua particolarità di essere una spy story e  la sua grande componente di storia e politica europea di quell’epoca. Il mille e cinquecento è un secolo che ha visto una sequela di imprevedibili e inimmaginabili cambiamenti legati anche al continuo rovesciarsi degli equilibri degli stati. La civiltà, che nel secolo precedente aveva gravitato intorno al Mediterraneo con la cristianità impegnata nella guerra santa contro l’Islam, si è volta verso l’oceano e muove alla scoperta di nuovi spazi, nuovi mondi, nuove sconfinate ricchezze. Si diceva che sull’impero di Carlo V non tramontasse mai il sole.
Quando La colonna di fuoco prende il via, nel 1558, Carlo V si è ritirato in un convento (dove spirerà a settembre), dopo aver diviso il suo immenso impero tra il figlio Filippo e il fratello Ferdinando, in Francia dopo la morte di Francesco I, regna Enrico II e in Inghilterra, dove Enrico VIII e Edoardo VI suo figlio e successore sono morti, è subentrata la prima figlia Maria Tudor detta la Sanguinaria e siamo ai suoi ultimi difficili mesi di regno. Il romanzo, denso di complotti, intrighi e imprevisti, proseguirà avventurosamente durante tutto il regno di Elisabetta I d’Inghilterra fino ad arrivare a quello del suo successore, Giacomo Stuart, re di Scozia, figlio protestante di Maria Stuarda.
Rosso filo inscindibile sarà la sofferta storia d’amore tra due ragazzi di Kingsbridge: Ned Willard protestante e Margery Fitzgerald cattolica.
Qualche cenno della trama:
Gennaio 1558, Kingsbridge. Quando il giovane Ned Willard, principale protagonista della storia, fa ritorno a casa, si rende conto che il suo mondo sta cambiando e non in meglio, soprattutto per lui e la sua famiglia. Solo la vecchia cattedrale sopravvive eterna pare, ma trasformata in muto testimone di una città dilaniata da un aspro conflitto religioso. Oggi come allora i veri nemici sono le divergenze di idee religiose.
Quelli che prima erano rapporti che parlavano di lealtà, amicizia e amore saranno messi in discussione, Ned figlio di Alice Willard ricca e autorevole mercante protestante avrebbe voluto chiedere la mano della sedicenne Margery Fitzgerald, figlia di Sir Reginald, attuale sindaco cattolico della città, ma il loro amore non potrà superare le barriere religiose e la volontà paterna che Margery sposi un nobile e diventi contessa, accrescendo il rango della famiglia. La conquista di Calais ultimo caposaldo inglese sul continente, dove i Willard avevano il grosso della loro fortuna, e altre traversie economiche provocate dai Fitzegerald, costringeranno Ned a lasciare Kingsbridge e ad accettate la proposta di entrare al servizio di William Cecil, importante uomo di governo con Edoardo VI e oggi relegato dalla regina Maria a amministratore della principessa Elisabetta Tudor, erede al trono e futura regina di Inghilterra.
Dopo le vicende che porteranno alla sua incoronazione, la venticinquenne Elisabetta vedrà tutta l’Europa cattolica schierarsi contro di lei, compresa la giovane Maria Stuarda, regina di Scozia che ha sposato Francesco, erede al trono di Francia. Per proteggerla sir William Cecil decide di creare una rete di spionaggio per sventare gli attacchi dei tanti nemici che vorrebbero eliminarla e contrastare i tentativi di ribellione e invasione del regno. Ned Willard, spinto da Cecil assurto a primo consigliere del regno e ingaggiato da Walsinghan, potente uomo di governo, diplomatico e stratega inglese, diventerà uno degli uomini chiave del primo servizio segreto britannico della storia. Per quasi mezzo secolo il suo amore per Margery sembra condannato, mentre gli estremisti religiosi seminano violenza ovunque. In gioco, allora come oggi, non sono certo le diverse convinzioni religiose, ma gli interessi dei tiranni che vogliono imporre il loro credo e il loro potere a ogni costo.
Elisabetta, che ambisce invece a governare secondo principi di tolleranza e compromesso, si regge sul trono solo protetta dalla sua indomabile volontà, dalle diplomazia dei suoi ministri e ambasciatori e da uno sparuto gruppo di coraggiosi agenti segreti. «… è stato l’inizio dei servizi segreti britannici, che alla fine ci hanno dato James Bond» ha dichiarato lo stesso Ken Follett.
Intorno alle due famiglie, protagoniste della parte fiction della trama, ruotano una serie di personaggi secondari (Rollo Fitgerald, fratello di Margery, Sylvie Palot ugonotta, eroica venditrice clandestina di libri, Pierre Aumande, un crudele arrampicatore sociale disposto a tutto per accontentare i Guisa, i suoi padroni cattolici) che Follet manovra astutamente come burattini tra morti, omicidi, nascite, matrimoni ed esecrabili stragi. (Indispensabile per il lettore l’elenco allegato all’ inizio libro che comprende i personaggi reali e i fittizi).
Kingsbridge e la sua gente sono solo elementi di fantasia dello scenario magicamente ideato dall’autore e che varca i secoli.  Follet ha immaginato Kingsbridge nel Wiltshire, più o meno dove si trova oggi Marlborough e la descrizione della sua cattedrale gli è stata suggerita dalla possanza architettonica di quelle di Wells e Salisbury.
Tutti i romanzi della saga di Kingsbrige, pur conservando lo stesso sfondo storico e ambientale e tenui legami familiari tra i diversi personaggi che si sono susseguiti nei secoli, sono assolutamente indipendenti l’uno dall’altro.
Governati dalla vera storia figurano stavolta alcuni fatti che hanno segnato i tempi moderni, di cui Ken Follet ha ben evidenziato i momenti drammatici, i colpi di scena e alcuni potenti cammei con personaggi al femminile (Elisabetta, Caterina regina di Francia, Margherita d’Austria) che accrescono la suspense della narrazione. Perché spesso, quando la storia si fa romanzo, va al di là della fantasia fino a scatenare “La colonna di fuoco” provocata dalla controriforma e dai roghi dell’inquisizione.
Da leggere assolutamente.

Patrizia Debicke

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