Antony Johnston
Un matrimonio, un delitto e due investigatori a quattro zampe
Newton Compton
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Guinevere “Gwinny” Tuffel, ex attrice quasi pensionata per inderogabile assistenza al padre, scopre purtroppo alla sua morte, dopo dieci anni, di non potere contare sulla prevista eredità. Il genitore infatti inguaribile spendaccione ha incautamente dilapidato il consistente patrimonio, lasciando in cassa, pagati i funerali, appena quattromila ottocento sterline.
La soluzione di tornare a vivere nel suo vecchio appartamento e vendere la grande casa di famiglia a Chelsea potrebbe in qualche modo risolvere i suoi problemi. Ma c’è più di un ma. Intanto la domestica magione necessita di urgenti riparazioni,Tutte cose rimandate per troppi anni dopo il suo trasferimento, conseguente alla morte della madre per occuparsi a pieno tempo di un padre anziano e malato lasciando in stand by la sua economicamente valida carriera da attrice. Da quel momento diventata solo una domestica vestale con come unico svago occuparsi, lei da sempre una cinofila, di Rusty, un jack russell, morto però di vecchiaia e mai sostituito e risolvere complicati puzzle. Poi, come non bastasse, nonostante Guinny sulla carta possieda altre proprietà, l’esecutore testamentario l’informa che tutti i beni sono stati ipotecati e bisognerebbe in ogni caso trovare il modo di stringere i denti e reggere. Ma lo choc è difficile da ingoiare. Come tirare i remi in barca?
Gwinny Tuffel ha sessant’anni ed è un’attrice. O meglio, lo era. Ma i fasti, i riconoscimenti del passato, del cinema, degli eventi e delle premiazioni sono ormai molto lontani. Bisogna trovarsi un agente ma il mercato non lascia molte speranze : gli anni passano, lei stessa stenta a riconoscersi nella signora sessantenne con i jeans e i capelli grigi che vede nello specchio e la sua troppo lunga assenza dalla scena artistica è sicuramente un grosso handicap. Non sarà cosa facile rilanciare in qualche modo la sua carriera e guadagnare qualche soldo.
Di quel mondo dorato le resta solo una vecchia amica, Tina, molto famosa e di grande successo internazionale, che da “vera amica” la incoraggia a tornare a calcare le scene e le procura subito dei provini.
E per fortuna nel suo orizzonte si profila anche un’ altra cosa positiva: proprio l’invito al quinto matrimonio dell’amica. Invito che per di più le concede la possibilità di prendersi una pausa dai problemi economici e rilassarsi tranquillamente come ospite a Hayburn Stead, un finto castello costruito alla fine del XIX secolo per sembrare più vecchio di un secolo o due, in puro stile neoclassico, ormai da anni diventato la lussuosa casa di campagna dell’amica.
Tina si sposa stavolta con un ricco imprenditore di San Marino, il produttore di olio d’oliva Remington De Lucia. Tutto previsto e tutto programmato nei particolari al centimetro per quel giorno felice, compreso ricevimento ospiti, cappella fiorita in giardino, eccetera ecc. O per lo meno, così si pensava. E invece no! Perché ben più di qualcosa quel giorno non andrà per il verso giusto. Intanto al suo arrivo Gwunny nota “canara” dovrà accettare il compito di far passeggiare i due preziosissimi ma ingombranti, levrieri, due splendidi ma nervosi suluki, Fede e Spera, ricevuti dalla amica come dono della futura cognata. Poi, dopo averli riconsegnati a un cameriere e avere preso posto nella sua sedia in giardino, il momento della cerimonia tarda ad arrivare e invece salterà fuori un’amara e tragica sorpresa: il rinvenimento in biblioteca del cadavere del futuro sposo, annunciato dall’ululante e terrorizzato abbaiare dei due levrieri. E, la nubenda, la povera Tina, sarà la prima ad accorrere. Con ogni evidenza si tratta di un omicidio. Il morto, che presumibilmente è stato bastonato a morte, tra le dita stringe un orecchino a goccia. L’arma del delitto risulta irreperibile…
Nella confusione che ne consegue, solo Gwinny riuscirà a mantenere il sangue freddo e a tentare di circoscrivere la scena del crimine fino all’arrivo della polizia.
Cosa che dimostrerà in fretta come al peggio non ci sia mai fine. L’incaricato del caso, infatti dopo una sintetica indagine, dato che dei testimoni dichiarano di aver visto la sposa entrare là poco prima della scoperta del delitto, ignorando completamente le intelligenti indicazioni di Gwinny, senza colpo ferire, arresterà la sposa!
In seguito a questi scioccanti avvenimenti, Gwinny si troverà temporaneamente bloccata a Hayburn Stead, costretta a prendersi cura dello stravagante regalo di matrimonio, i due levrieri suluki. Ciò nondimeno, forte della sua famosa passione per i puzzle e decisa ad andare a fondo, ne approfitterà per dimostrare l’innocenza dell’amica, cominciando a indagare tra i parenti e gli invitati, riuniti nella dimora di campagna.
La polizia insiste sull’incriminazione… E la sua inchiesta si complica per la scoperta di tanti nuovi fatti e occasioni. Spuntano possibili moventi, bisogna provare a seguire altre piste e ipotizzare diversi colpevoli. Insomma la faccenda minaccia di complicarsi e andare per le lunghe.
Solo con il fattivo aiuto di un nuovo conoscente e vicino di casa a Chelsea, l’ex ispettore capo in pensione Alan Birch e il suo Labrador Ronnie, riuscirà dopo svariate giravolte e cambi di direzione a scoprire l’identità dell’assassino e a risolvere il caso.
Guinevere “Gwinny” Tuffel parrebbe destinata a trasformarsi in una nuova, saporosa e molto particolare Miss Marple? Sicuramente questo romanzo è uno spassionato omaggio ad Agatha Christie, non solo per la puntuale ricostruzione dell’atmosfera della casa di campagna e del cadavere ritrovato nella biblioteca, ma anche nel drammatico epilogo, condotto con bravura da Gwinny che interpreta, da attrice par suo, una brillante versione di novello Poirot.