Ambientato sul finire degli anni cinquanta in una tranquilla cittadina del Texas, il romanzo si sviluppa seguendo i canoni del tipico romanzo di formazione in stile Tom Sawyer o “Il corpo” (Stand by me) di King, dove si mette in scena la presa di coscienza da parte del giovane protagonista dell’esistenza del male e la conseguente “perdita dell’innocenza”. La “linea” del titolo rappresenta quel confine labile oltrepassato il quale le certezze rassicuranti dell’adolescenza sfumano per sempre e ci si trova spiazzati e impauriti di fronte al dolore, alla morte, si acquista consapevolezza delle differenze razziali e si scoprono le prime pulsioni sessuali. Ancora una volta, come in altri romanzi di Lansdale, ci troviamo di fronte a un universo narrativo dove le mezze misure sono assolutamente vietate, non esistono vie di mezzo concilianti, ma solo situazioni estreme, crudeli e ironiche dove i protagonisti sono innocenti o colpevoli.
La sottile linea scura
Ferdinando Pastori