Potrebbe essere la più classica delle storie horror ambientata nella solita casa infestata, se non fosse che Thomas Scott, mischiando all’assurdo qualche patologia psichiatrica, non ha elemosinato inserti di spiccia filosofia religiosa volta a convincere il lettore che “il male esiste quando ci credi”.
Quattro scrittori affermati e riconosciuti maestri del genere horror vengono invitati da un giovane miliardario affermato blogger, a rilasciare una intervista a pagamento in una casa tristemente nota per essere stata teatro di efferati delitti, nella quale devono anche soggiornare. Ingolositi dallo scontato ritorno pubblicitario che tale evento porterebbe loro, ognuno con motivazioni diverse, gli scrittori accettano. Trascorrono la notte tra incubi ed allucinazioni, materializzando immagini del loro passato che faticosamente avevano cercato di dimenticare ed è con sollievo che la mattina seguente si separano e tornano alle loro case. Malauguratamente iniziano però a stare male: una frenesia che non possono controllare li porta a scrivere compulsivamente un nuovo thriller che non riescono mai a finire. Incapaci di staccarsi dal computer passano giorni e notti intere a digitare sui tasti fin quasi a perdere cognizione della realtà. Gioco forza quando si rendono conto di avere tutti ambientato il loro lavoro nello stesso posto dove hanno rilasciato l’intervista, è tornare alla casa per scoprire i suoi segreti e ritrovare sé stessi. Tuttavia il male che abita quelle mura li sta aspettando e nutrendosi della loro paura e delle loro debolezze li trascina nel peggiore degli incubi.
Kill Creek è divertente oltre che raccapricciante, il colpo di scena finale rimette in pari la parte scontata. Scrittura piacevole con un ritmo veloce.
Centratissimo il personaggio femminile Moore con una personalità ben costruita.
Scott Thomas è nato in Kansas, vive a Los Angeles, è un autore e produttore televisivo per Disney Channel e Cartoon Network. Kill Creek diventerà una serie tv.
Scott Thomas – Kill Creek
Walter Colangelo
