Il tempo delle belve – Víctor del Árbol



Víctor del Árbol
Il tempo delle belve
Elliot Edizoni
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Con “Il tempo delle belve”, Víctor del Árbol firma un noir profondo, spietato, che scava nei recessi più oscuri dell’animo umano. Il protagonista è Soria, un poliziotto in procinto di andare in pensione, trasferitosi a Lanzarote per concludere in tranquillità gli ultimi mesi della sua carriera. Ma quella che dovrebbe essere una parentesi serena in attesa di ricongiungersi con la moglie nella sua Barcellona si trasforma in un incubo: un caso complicato e torbido lo costringe a riaprire vecchie ferite e a confrontarsi con il proprio passato e con persone che avrebbe voluto dimenticare.

Del Árbol costruisce una trama complessa e magistralmente intrecciata. I fili narrativi sembrano all’inizio lontani e disconnessi, ma avanzando nella lettura tutto comincia a trovare un ordine, un senso. Ogni personaggio è sfaccettato, ambiguo, spesso in bilico tra bene e male. Ed è proprio questa ambiguità a rendere il romanzo così potente: nessuno è davvero innocente, nessuno totalmente colpevole. Nel mondo raccontato dall’autore, la linea che separa giustizia e vendetta, dovere e opportunismo, si fa sempre più sottile.

Il titolo non è una semplice suggestione letteraria ma piuttosto una dichiarazione di intenti. L’autore ci mostra come, di fronte all’avidità, alla necessità o alla paura, ogni persona possa trasformarsi in una “belva”, spinta da pulsioni primitive, da ferite non guarite o da scelte disperate. Il lettore viene così trascinato in una spirale di tensione morale, dove giudicare è quasi impossibile, e la vera sfida è capire.

Il romanzo si distingue per una scrittura solida e riflessiva, che non cerca scorciatoie emotive ma spinge a interrogarsi su cosa significhi davvero “fare giustizia”. E proprio il finale, in cui tutti i nodi sembrano sciogliersi, lascia in realtà l’amaro in bocca: tutto torna, sì, ma definirlo un epilogo giusto forse sarebbe troppo ottimistico. Il tempo delle belve è un noir esistenziale, profondo, disturbante, un soggiorno fuori dalla convenzione a Lanzarote per chi non cerca eroi da sostenere ma verità da digerire e metabolizzare. Anche quando fanno male.

Daniele Bonetti

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