Trama: Livorno. La sera del 9 settembre 2017 alla porta di Giacomo Donati, personaggio poco pulito che vive fotografando e ricattando coppie clandestine, si presenta Jamila, una prostituta che lavora nello strip club di un amico. La giovane vuole assumerlo per scagionare il fratello Chaid, un piccolo spacciatore accusato dell’omicidio di una ragazza. Donati però, che aveva conosciuto la vittima da bambina, si rifiuta categoricamente di aiutarla, anche se lei giura che il fratello è stato solo incastrato. La mattina seguente, dopo la tremenda alluvione che nella notte colpisce la città , Donati scopre che anche Jamila è tra i morti causati dal disastro. Tragica casualità o qualcuno ha voluto metterla a tacere? Roso da una ritrovata coscienza, comincia a indagare sfruttando i suoi contatti nella malavita locale e coinvolgendo anche Anna, un agente di polizia con cui ha una relazione. A poco a poco si renderà conto di un disegno ben preciso, che lo porterà a inciampare in un grosso traffico di droga gestito dalla ‘ndrangheta, e, senza quasi rendersene conto, si ritroverà coinvolto in prima persona in uno sporco gioco in cui proprio lui sembra essere il capro espiatorio perfetto. In una caccia all’uomo che diventerà sempre più serrata, sullo sfondo di una Livorno ferita e piegata sotto il fango e i detriti, riuscirà Donati a salvarsi e a scoprire la verità ?
Recensione:Â
“Chi si fa gli affari suoi campa cento anni”. I vecchi detti di una volta non sbagliano mai. E mai detto fu più appropriato per descrivere l’unica cosa che il protagonista di questo action thriller, avrebbe dovuto fare fin dall’inizio. Devo ammettere che le prime pagine non hanno attirato la mia attenzione ma questo è dovuto solo a un mio gusto personale che mi proietta sempre verso la scelta di thriller psicologici. Sangue e cadaveri non sono proprio il mio concetto di giallo. Amo scavare nella psiche dei personaggi. Tuttavia, dopo un po’, vi assicuro molto poco, mi sono appassionata agli eventi che si sono susseguiti nella storia. Uno dopo l’altro, con ritmo incalzante. Il protagonista, Giacomo Donati, è uno di quelli che si amano o si odiano. Non usa mezze misure, non ha intenzione di piacere agli altri e se decide di seguire il suo istinto lo fa senza ripensamenti. Percorre la sua strada aiutato, o da solo. Sembrerebbe senza etica né cuore, ma non è così. Ha una sua morale, anche se la tiene nascosta sotto una coltre di egoismo. La storia non ha tempi morti. Ogni capitolo ti porta verso il successivo. Non ci sono periodi usati per riempire gli spazi. Gli altri protagonisti della storia hanno ugualmente, una personalità  che li rende unici. Sono interessanti, e misteriosi allo stesso tempo. Nessuno è come sembra. E si scoprono solo all’ultima pagina. Insomma questo non è solo un libro ideale per chi ama i thriller, per chi si diverte a cercare l’assassino e puntualmente non lo trova. Questo libro è molto di più. È fango, quello vero, quello che il 9 settembre 2017 ha colpito Livorno, che ha portato via con sé persone, magari i loro sogni, le loro speranze, e che ha coperto tutto, forse anche cose che sarebbe stato meglio vedere.