Dimmi che non vuoi morire – Stefania Crepaldi



Stefania Crepaldi
Dimmi che non vuoi morire
Salani
Compralo su Compralo su Amazon

La “morte” suscita e, sempre, susciterà domande esistenziali e parlarne ci aiuta a collocarla nella vita. 

La nostra autrice, con questo delizioso cozy crime dalla vena noir, ci fa affrontare questo “tema” in modo leggero, non senza farci immergere nel profondo disagio che la morte porta con sé, ma donandogli una dignità. 

Fortunata Tiozzo Pizzegamorti, protagonista del libro, è una giovane donna, che esercita la professione di tanatoesteta nelle pompe funebri dell’impresa di famiglia.

Suo padre, Emilio Tiozzo Pizzegamorti, ha per lei, un amore sconfinato, che rasenta l’ossessione. Vedovo, già da molto giovane, spende tutte le sue energie in progetti megalomani volti ad aumentare il fatturato dell’azienda. Passa dalla scelta di bare super cool, all’acquisto di un enorme terreno dove sogna di costruire la Domus Funeraria Pizzegamorti, che pensa di lasciare in eredità a sua figlia Fortunata.

Ma qual è il sogno di Fortunata? Non certo quello di stare ogni giorno a contatto con i morti. Ama mettere le mani in pasta e misurarsi con ogni tipo di sfida culinaria. E mentre sforna torte e pasticcini dal suo amico Mario nei momenti di relax, suo padre è riuscito a infilatarsi in un grosso guaio.

E ancora una volta il colonnello Dante Braghin della Guardia di Finanza, nonché suo padrino, la chiamerà per una missione speciale sotto copertura che la interessa da vicino. Dalla sua riuscita dipenderà il suo futuro, ma non aggiungo altro per non spoilerare.

Posso dirvi che indosserà i panni di una chef-detective che volteggerà tra zucchero, uova, farina e crimine. Un mix davvero speciale, condito con ironia e altrettanta suspence.

Il tutto sullo sfondo di un paesaggio lagunare molto vivido che si muove tra Chioggia e Venezia.

Canali e calli avvolti nella nebbia, vaporetti  che scivolano placidamente  sulle acque della laguna, lampioni che riverberano luce sui marciapiedi bagnati, mentre il salmastro sembra uscire dalle pagine avvolgendo  il lettore  in una esperienza immersiva, soprattutto della città di Chioggia, che si è rivelata vero e proprio personaggio.

In questa magnifica ambientazione si muove la nostra protagonista, alla ricerca di sé e della sua indipendenza da una famiglia adorata, ma che la fossilizza in un ruolo che non le appartiene. Lotta esistenziale che corre lungo tutto il romanzo.

Il suo sogno di diventare chef, in questo terzo romanzo, diventa più tangibile rispetto al passato.

La dualità tra ciò che gli altri si aspettano da lei e ciò che desidera, caratterizza soprattutto l’ambito lavorativo, ma anche in amore è combattuta tra un uomo passionale dalla vita complicata e uno più stabile ma che ancora non riesce a scegliere.

Chi diventerà Fortunata quando troverà se stessa? Coronerà il sogno di diventare chef, o altre sfide la attendono?

Non vedo l’ora di scoprirlo nel prossimo romanzo.

Cinzia Censi

Potrebbero interessarti anche...