Città di lacrime – Ian Rankin



Ian Rankin
Città di lacrime
Rizzoli
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L’ispettore John Rebus protagonista di tanti libri dell’autore ora è in pensione. Sopraffatto dalla noia  e dal portare a spasso il suo Brillo cerca altre avventure. Rintraccia un suo vecchio socio in affari, un certo Cafferty. 

Deve rintracciare un certo : Jack Oram, un prestanome nonché socio in affari di Cafferty –, scomparso dalla circolazione tempo fa e ritenuto dai più passato a miglior vita per aver sottratto dei denari al suo ex socio, che da qualche giorno sembrava fosse di nuovo in circolazione. Cafferty, a suo dire, voleva incontrare Jack.

Ma le indagini di Rebus, alla ricerca di indizi su  Oram, ben presto incrociano quelle di Siobhan Clarke, la sua storica collega, che sta indagando, a sua volta, su di un caso di violenza domestica da parte di un poliziotto, Francis Haggard, in servizio presso la stazione di polizia di Tynecastle; la famigerata Tyne, la stessa dove aveva lavorato Rebus per anni e i cui poliziotti ivi assegnati erano noti per le peggiori nefandezze quali: mancato rispetto di ogni regola a tutela dei fermati, i quali uscivano dalle celle di detenzione temporanea malconci. Ma nonostante le numerose indagini affidate alla disciplinare, nessun poliziotto era stato mai incastrato.

L’occasione tanto attesa dalla disciplinare per farla pagare a qualche vecchia pellaccia in forza alla Tyne si presenta su di un vassoio d’argento: è Haggard, infatti, che, pur di salvarsi il culo, è disposto a spifferare i vari episodi che avevano a che fare con “la cultura della corruzione” imperante all’interno della stazione di polizia di Tyne. E chi meglio di Malcom Fox poteva svolgere un compito così delicato: sacrificare qualche vecchio poliziotto in pensione che era stato in forza alla Tyne, salvaguardando, al contempo, il buon nome della polizia?  Fox aveva lavorato per anni alla disciplinare ed aveva investigato proprio sulle dicerie che accompagnavano i poliziotti della Tyne, ma non era mai riuscito ad incastrare alcuno. Tra i suoi bersagli preferiti, però, c’era proprio lui, Rebus, ritenuto correo di diversi episodi riprovevoli, in combutta con la squadra che faceva capo al sergente Fleck, oramai in pensione. Ma è proprio quando Rebus sembra stia per cadere nella rete di Fox per il suo passato in forza alla Tyne, che, colpo di scena, si troverà ad essere scaraventato nel gorgo dell’inferno accusato di un reato che nulla ha a che fare con la Tyne, e che potrebbe costargli la galera a vita.

 La citta di Edimburgo fa da sfondo al romanzo in maniera esaustiva, prepotente, non è una variabile marginale ma essa stessa protagonista, quasi un moloch onnipresente, un elemento quasi persona

Rankin si dimostra sempre un maestro nel dipingere la città oggetto delle sue indagini. Traspaiono umori e sapori collettivi all’interno di un periodo particolare. Inoltre sa scavare nell’animo dei protagonisti e delle altre persone presunte colpevoli. Sogni e speranze emergono nella vita delle persone. Colpisce il senso di tristezza che accompagna il protagonista come se il pensionamento comunque fosse una lacerazione profonda del se da tarpare le ali alla sua vita.

Roberto Estavio

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