Il suicidio perfetto



franco matteucci
Il suicidio perfetto
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Quattro cadaveri e nessun indizio; quattro donne ubriache fradice, morte asfissiate dal gas metano in un residence montano di vacanza. Suicidio o tragico incidente? Quattro amiche, quattro donne sposate, morte l’ultima sera di una settimana bianca che si sono goduta, facendosi ciascuna l’amante.

Un brutto choc per l’ispettore Marzio Santoni, con un passato di indagini da prima pagina ma ora felicemente trasferito al suo paese, perché proprio in quella settimana si era innamorato, ricambiato, di Elisabetta, una di loro, la cuoca. E toccherà proprio a lui, Santoni, soprannominato Lupo Bianco, affascinante ma schivo, uno sciatore provetto che ai rifugi preferisce la neve, i boschi e i profumi della natura, in un inverno della Val di Luce che si è travestito da primavera, sovrintendere alle indagini, con tutti i cittadini, il sindaco in testa, che sperano nell’ infortunio per salvaguardare il buon nome del paese.

Anche Soprani, il super-capo della polizia che ha favorito il ritorno di Santoni alla montagna, pensa a un incidente o a un suicidio e il video registrato nel bar dove le quattro amiche si sono date appuntamento prima di morire, conclama la loro folle intenzione suicida, con in più le fatali parole: «Stasera facciamo il botto! Dobbiamo svalvolare»; ma, contro ogni apparenza, Santoni continua a pensare a un omicidio e vuole andare più a fondo.

Si scatena il circo mediatico che scombussola l’idilliaca tranquillità di quella piccola comunità di provincia chiusa e reticente, mentre la polizia e la scientifica frugano dappertutto. Si scopre che, prima di morire, le quattro donne avevano mangiato una bouillabaisse anche se in tutto il paese è impossibile trovare alcuni ingredienti indispensabili per cucinarla. Un falco vola sinistramente nel cielo… Il benzinaio di Valdiluce ha notato una grossa Mercedes sconosciuta e annotato un numero di targa… A intorbidire maggiormente le acque ci sarà la morte di un setter e si troverà del cianuro nella sciolina… Chi è stato?

Tutto sembra finito, l’affare risolto, la morte della quattro donne viene archiviata come suicidio, ma Lupo Bianco per tornare in pace con se stesso deve sbrogliare il caso e fare emergere la verità anche se questa rischia di trasformare Val di Luce in Val-Buia.

Un tocco di fiabesco, che non guasta, per una trama intrigante, condita da una narrazione piacevole, veloce e stringente. Un’inchiesta complessa che coinvolge il lettore in una spirale di scomode e torbide realtà.

patrizia debicke

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