Negli ultimi tempi, nell’editoria crime anglofona si sono affermati numerosi gialli imperniati sui meccanismi dell’enigmistica, in taluni casi con l’inserimento di veri e propri indovinelli destinati al lettore. L’ultimo romanzo di Alex Pavesi va oltre, sfidando il lettore in un complicatissimo rompicapo.
Ma veniamo alla storia. Il 30 maggio del 1999 un gruppo di amici, tutti trentenni, si ritrova a festeggiare il compleanno di uno di loro, Anatol, nella sua villa in elegante stilo georgiano nel cuore della campagna inglese. Il festeggiato propone ai compagni di trascorrere il weekend scrivendo ciascuno un racconto giallo, in cui il morto e l’assassino siano componenti del gruppo. Sfilano così, per fare conoscenza col lettore, Phoebe, insegnante in apparenza affidabile, Dean e Marcin, i maschi del gruppo oltre ad Anatol, Maya, artista bizzarra, e Janika, ricercatrice in carriera.
Il padre del loro ospite è morto da poco a causa di uno strano incidente, ma questo non impedirà ad Anatol di festeggiare degnamente il suo compleanno.
Tutto quello che possiamo anticipare al lettore è che sarà veramente una festa memorabile…
Un tranquillo weekend di scrittura è un romanzo molto British, che nell’humour tipicamente inglese di certi dialoghi ricorda le commedie di Noël Coward. La caratteristica che accomuna buona parte degli invitati è l’eccentricità , a partire dal bizzarro Anatol, ma nelle loro conversazioni si insinua la sottile malinconia dei primi bilanci esistenziali. Le ragazze, in particolare, temono di essersi lasciate sfuggire occasioni che non torneranno più e avvertono con inquietudine l’implacabile scorrere del tempo.Â
L’enigma principale che il lettore dovrà affrontare è la sequenza cronologica degli avvenimenti. Pavesi passa da un flashback a un flashforward, o, per dirla alla buona, dal presente al futuro e poi al passato e di nuovo al futuro, mirando a confondere il lettore anche con l’espediente dei racconti che i protagonisti devono scrivere: a un certo punto, col trascorrere delle pagine, il problema principale sarà distinguere i fatti che sono veramente accaduti da quelli che sono immaginati nei racconti dei personaggi, in una meta- narrazione che diventa, specie nel finale del romanzo, vorticosa.
Chi ama questo genere di romanzi avrà modo di affrontare una sfida di vertiginosa intensità .