Brividi e delitti in biblioteca – Stefania Fabri



Stefania Fabri
Brividi e delitti in biblioteca
Editrice Bibliografica
Compralo su Compralo su Amazon

L’autrice ha operato nelle Biblioteche, Gallerie d’arte e Musei di Roma, ha scritto libri per ragazzi, collabora a riviste di settore e soprattutto è appassionata cultrice di letteratura poliziesca. Questo volumetto della piccola ma benemerita collana Conoscere la biblioteca – che si rivolge agli utenti e pure ai non frequentanti per spiegare con semplicità e chiarezza il ruolo di questo servizio fondamentale per la cultura e per la promozione della lettura e la divulgazione, proponendo anche allettanti percorsi di lettura – ha un sottotitolo che chiarisce meglio il senso e la funzione della pubblicazione sia per i bibliotecari che per i lettori: I libri gialli che non possono mancare sugli scaffali.
Lo spazio a disposizione non permette che una scheda sintetica ma essenziale del libro. L’introduzione fissa le coordinate dell’argomento e del dibattito sul giallo da Petronio e Todorov a Eco e Sgalambro: se nella seconda metà dell’’800 il genere nasce come letteratura d’evasione, prodotto commerciale e di consumo, un secolo dopo si afferma come romanzo sociale specchio della società e dei suoi meccanismi di sopraffazione. Si susseguono quindi capitoli che hanno il compito di dare un ordine cronologico e tematico a una materia in continua evoluzione in relazione ai fermenti che agitano il mondo che le storie raccontano e descrivono. La nascita del genere e i pionieri; dai poliziotti, commissari e ispettori ai detective privati; giallo e noir; detection classica e hard boiled; il giallo per ragazzi; le grandi scuole: inglese, francese, americana, nordeuropea, italiana; le riscritture, con l’indecoroso sacco di Sherlock Holmes, ma anche con un capolavoro come “La bionda dagli occhi neri” in cui Banville (vincitore tra l’altro di un Booker Prize e più che meritevole del Nobel) riporta in vita Philppe Marlowe per un’indagine che più chandleriana non si può. Nomi di grandi autori e leggendari investigatori e titoli con brevi sinossi o cenni: Poe, Conan Doyle, Christie, Stout, Hammett, Chandler, fino ai contemporanei Ellroy, Deaver, Bussi, Connelly, Larsson, Machiavelli, Carlotto, Camilleri, Carofiglio etc. etc.
Merita attenzione particolare il capitolo dedicato ad Hans Tuzzi (storico dell’editoria e raffinato scrittore di avvincenti gialli spesso ambientati nel suo mondo di carta) e al suo libro “Come scrivere un romanzo giallo o di altro colore”, con un’indicazione ineludibile per aspiranti scrittori: “Il talento, l’stinto sono necessari. Vanno educati, certo, ma sono necessari. Uno scrittore autentico i fondamentali li avverte ben prima ancora di elaborarli in concetti…la letteratura non è un compitino”.
Traduzione: non solo Messi e Ronaldo si nasce, ma anche Immobile e Belotti; l’allenatore può aiutarti a perfezionare lo stop, il passaggio, il tiro, ma il gol o ce l’hai nel sangue o non ce l’hai per niente.

Fernando Rotondo

Potrebbero interessarti anche...