La variabile Costante



Vincenzo Maimone
La variabile Costante
Frilli
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Una vicenda che si snoda tra Acireale e Milano. Quello che a prima vista sembrerebbe un delitto passionale, si rivela in realtà essere parte di un gioco molto pericoloso che comprende traffici illeciti e coinvolge anche la mafia ucraina.
Ancora una volta una storia gialla serve a raccontare la realtà dei nostri giorni, fornendo molti spunti di riflessione.
Interesanti le due figure dei protagonisti, per certi aspetti quasi in antitesi.
Da una parte il commissario Giacomo Costante, che degli uomini vede il fallimento, il crollo dei valori, dall’altro Tancredi Serravalle, insegnante di filosofia, che ha come scopo il formare gli uomini del futuro.
E proprio Tancredi sottolinea come la scuola continui a dare dei modelli che non hanno purtroppo più alcuna attinenza con la realtà di una società che spinge a ottenere il massimo risultato in poco tempo, risultato ottenibile con scorciatoie spesso non solo non etiche e illegali, ma anche e soprattutto pericolose.
Interessante il gioco di parole del titolo, che oltre a richiamare il nome del protagonista sta a sottintendere come la vita stessa sia una variabile costante, la cui funzione è spiazzare,disorientare e costringere a cambiare per andare avanti.
Un giallo scorrevole, con il giusto equilibrio tra fiction e riflessioni più profonde.

Cristina Aicardi

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