Premio “Baccante” a Federico Moccia

Storie in grado di catturare le emozioni di generazioni — dalle giovani alle loro madri, passando per gli studenti, gli uomini e i nonni. Forse è dai tempi di Shakespeare che in Italia non si trovavano storie d’amore, ma anche di amicizie e di famiglie italiane, in grado di commuovere tante persone: milioni di copie vendute, frasi e citazioni cult che riempiono diari e agende di “ragazzi” di tutte le età, lucchetti che sigillano storie d’amore e mobilitano l’intera Capitale intorno al fenomeno, giornalisti e critici che si chiedono il perché di un caso editoriale tanto dirompente partito inizialmente con il passaparola, un blog ultrafrequentato, due bestseller attualmente al top delle classifiche, un concorso lanciato e sostenuto da stampa, televisione e internet, l’inizio a breve delle riprese del terzo film tratto da un suo romanzo.

Questi e molti altri sono i motivi che hanno portato gli organizzatori del Women’s Fiction Festival, l’unico festival dedicato alla narrativa femminile, a premiare per la prima volta un uomo.
Dopo Maria Venturi (2004), Inge Feltrinelli (2005) e Alicia Gimenéz Bartlett (2006), il 29 settembre 2007 a Matera Federico Moccia riceverà infatti il premio “Baccante”. Ad annunciarlo sono i fondatori dell’Associazione, Elizabeth Jennings, Maria Paola Romeo, Mariateresa Cascino e Giovanni Moliterni.

E’ un uomo quindi a rappresentare oggi l’evoluzione della narrativa femminile, in particolare del romanzo sentimentale. Federico Moccia è lo scrittore che ha fatto dell’amore la sua bandiera, nonché il personaggio simbolo di un nuovo fenomeno che si è affacciato sul mercato dell’editoria italiana.

A lui si riconosce anche il merito di essere riuscito a far leggere milioni di giovani che raramente si avvicinavano al libro, soprattutto teenager. Leggere romanzi in tenera età, a ogni età, educa ai sentimenti. E leggere un romanzo d’amore è un po’ come innamorarsi: la miglior fiction ha infatti il potere di cambiare i nostri pensieri e le nostre azioni in meglio.

“Che la scelta cadesse su Federico Moccia — dichiara Elizabeth Jennings, presidente dell’associazione WFF — era inevitabile, considerato il tema della quarta edizione dedicata ai grandi sentimenti nella letteratura, nel cinema e in Tv. Seguire le passioni, vivere l’amore con candore, senza vergogna, abbandonandosi ai sentimenti così come lui ci dimostra nei suoi romanzi, e allo stesso tempo rivestire un ruolo tanto dirompente sulla scena editoriale italiana, non poteva essere un fenomeno sottovalutato dal WFF.”

Ai primi posti in classifica con “Scusa se ti chiamo amore” e con il recentissimo “Cercasi Niki disperatamente” (Rizzoli), e ancora in pole position con ” Tre metri sopra il cielo” (un milione e trecentomila copie vendute e tradotto in 13 paesi) e “Ho voglia di te”, entrambi editi da Feltrinelli ed entrambi trasposti in pellicola, Federico Moccia è uno scrittore amato dai giovanissimi, ma anche dagli adulti. E’ il cantore dei sentimenti e si fa chiamare Mister Amore dalla sua tribù di fan, i “mocciosi” di tutta Italia, rapiti dalle sue storie abilmente raccontate con una tecnica narrativa impeccabile e un linguaggio semplice con cui fotografa la realtà dei nostri giorni, nonché il nuovo bisogno di romanticismo che attraversa la nostra società.

Il premio Baccante sancisce in questo modo non solo “il moccianesimo”, ma anche una forte voglia di sentimenti. Come scrive Giovanna Rosa in “L’amore come romanticheria. La riscossa del rosa”, in Tirature 06, “(…) siamo al riuso abilmente aggiornato delle convenzioni del genere femminile per eccellenza. (…) Moccia riprende lo schema paradigmatico della narrazione rosa, calando i conflitti del cuore nel nostro frenetico presente.”

“La narrativa femminile – dichiara Maria Paola Romeo – negli ultimi anni si è sviluppata e si è lasciata contaminare da molti generi letterari: dal romanzo storico al noir, dalla saga familiare al romanzo più introspettivo. Paradossalmente però sono stati gli uomini a continuare a parlare di amore rivolgendosi al pubblico femminile, a scrivere storie d’amore ‘fini a se stesse’, come diceva Brunella Gasperini. Per citarne qualcuno, anche internazionale, Nicholas Sparks (che ha incontrato i suoi numerosissimi lettori a Matera lo scorso marzo), Kyoichi Katayama, Marc Levy, Guillaume Musso.”

Federico Moccia è nato a Roma nel 1963. Lavora per il cinema come sceneggiatore e per la televisione come autore di testi per produzioni dell’area intrattenimento. Figlio d’arte, suo padre è Giuseppe Moccia, meglio noto come Pipolo, un autore che spesso in coppia con Franco Castellano è stato prima sceneggiatore di varie pellicole di Totò, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia ed altri comici italiani e poi regista di alcuni tra i maggiori successi commerciali della commedia all’italiana a cavallo tra gli anni ’70 e gli ’80, come ‘Il bisbetico domato’, ‘Attila flagello di Dio’, ‘Il ragazzo di campagna’ o ‘Scuola di ladri’. Proprio ‘Attila flagello di Dio’ segna anche l’esordio nel mondo del cinema di Federico Moccia, che vi partecipa, appena diciannovenne, come aiuto regista. Nel 1989 partecipa così sia come regista che come sceneggiatore al progetto di ‘College’, telefilm giovanile e giovanilista con Federica Moro. In tv rimane a lungo anche in qualità di autore, scrivendo i testi di molte trasmissioni di successo nel campo dell’intrattenimento come, recentemente, ‘Domenica In’.

Scrittore: bibliografia
1. Tre metri sopra il cielo (1992, versione originale ripubblicata nel 2005)
2. Tre metri sopra il cielo (2004)
3. Ho voglia di te (2006)
4. Scusa ma ti chiamo amore (2007)
5. Cercasi Niki disperatamente (2007)

Regista e sceneggiatore: filmografia
1. Attila flagello di Dio (1982, aiuto regista)
2. Palla al centro (1987, anche attore)
3. College (1989, telefilm)
4. Classe mista 3A (1996)
5. Natura contro (1998, solo sceneggiatore)
6. Tre metri sopra il cielo (2004, solo sceneggiatore)

La quarta edizione del Women’s Fiction Festival, ospitata a Matera dal 27 al 30 settembre 2007, è sponsorizzata da Harlequin Mondadori, Fondazione Carical, Fondazione Banco di Napoli, Gaudianello Fonti di Monticchio e Banca Popolare di Puglia e Basilicata.

Per ulteriori informazioni:www.womensfictionfestival.com

silvia introzzi (grandi & associati)

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