JULIA NAVARRO
SPARA, SONO GIÀ MORTO
Ci sono momenti nella vita in cui l’unico modo di salvarsi è morire o uccidere.
Marian è stata incaricata da un’associazione non governativa di scrivere un report  insediamenti illegali degli ebrei nei territori palestinesi. Per affrontare questo lavoro ritiene
indispensabile ascoltare le due versioni della storia e decide di incontrare a Gerusalemme l’anziano Ezequiel Zucker, che ha tante cose da raccontare e molte altre da nascondere…
Ricostruendo un puzzle nel quale è impossibile collocare tutti i numerosi e complessi pezzi, Ezequiel racconta a Marian la storia della suafamiglia a partire dai primi del Novecento,
quando, durante il periodo zarista, gli Zucker vennero cacciati dalla Russia a causa della loro appartenenza religiosa. Dopo orrori e ingiustizie, si stabilirono nella Terra Promessa dove
comprarono un pezzo delle terre degli Ziad, una famiglia araba capeggiata da Ahmed. Quella terra divenne L’Orto della Speranza, sul quale Ahmed Ziad e Samuel Zucker strinsero un legame così forte che le loro famiglie, dopo generazioni, sono ancora unite: un esempio vivente di come l’amicizia possa andare al di là delle differenze politiche e religiose.
Una toccante storia sull’identità e sulla possibilità di condividere la fratellanza umana nel rispetto della differenza religiosa.
JULIA NAVARRO è giornalista e saggista. Il suo primo romanzo La fratellanza della Sacra Sindone (2005) è stato uno straordinario successo in Spagna, seguito poi da La Bibbia d’argilla (2006), il Sangue degli innocenti (2007) e Dimmi chi sono (2011) tutti pubblicati da Mondadori.
L’autrice, a Milano per Bookcity, presenterà il libro