Il Manoir Bellechasse è l’hotel più bello del Québec, affacciato sul lago Massawippi, il luogo ideale per festeggiare l’anniversario di matrimonio dei coniugi Gamache. Un albergo incantevole, gestito e curato con amore da Madame Dubois, che si prende cura di tutti i desideri dei suoi ospiti, affiancata da Chef Véronique, la gigantesca cuoca che cucina le delizie del paradiso.
Ma in questa piccola dépendance dell’Eden fanno irruzione i discendenti dei Grandi Predatori Industriali e, inevitabilmente, la pace di questo angolo incontaminato verrà infranta. Armand Gamache sarà costretto, per l’ennesima volta, a fronteggiare il male che, come lui ben sa, si camuffa nella normalità quotidiana finché, un giorno, esplode in tutta la sua crudeltà.
Le indagini dell’ispettore capo Gamache sono state pubblicate in Italia senza seguire l’ordine cronologico delle pubblicazioni originali, per cui il lettore affezionato, che sa come Beauvoir, il braccio destro del poliziotto, sia diventato suo genero e padre di due suoi nipoti, qui se lo ritroverà ancora sposato, infelicemente, con la prima moglie Enid. Poco male, Louise Penny, da degna erede di Agatha Christie, si può leggere senza seguire alcun ordine di uscita dei suoi libri, le storie che racconta, con il suo stile inconfondibile, conducono sempre in avventure da cui non ci si vorrebbe mai staccare.
In Vietato uccidere, l’autrice affronta una vicenda intimista, scava nel cuore e nelle viscere di una famiglia, i Morrow, che avrebbe tutto per godersi una invidiabile felicità, eppure ciascun membro di essa viene divorato da oscuri e inafferrabili demoni. Se in La via di casa la scrittrice canadese si era misurata con il Conrad di Cuore di tenebra, in questo libro si sentono gli echi di Ibsen e di Casa di bambola, nella denuncia della mistificazione del perbenismo borghese, che diventa una trappola per ammazzare la felicità. La trama gialla si arricchisce dunque di nobili suggestioni letterarie, che rendono ancor più prezioso e coinvolgente il libro.
Le avventure di Gamache sono state portate sullo schermo in una miniserie anglo-canadese, in cui l’ispettore è stato interpretato dall’ottimo Alfred Molina, che ha colto con la sua recitazione le sottili sfumature del personaggio creato dalla Penny. L’episodio Inganni di famiglia è stato tratto da Vietato uccidere, ma l’atmosfera e la complessa e variegata tela dei legami tra i personaggi alloggiati al Manoir Bellechasse si svelano nell’interezza del loro fascino solo nelle pagine del romanzo.