Amy Winter è la protagonista dell’ultimo romanzo di Caroline Mitchell.
E’ una giovane e brillante dectetive, ha lavorato sodo per guadagnarsi il ruolo che ricopre e il rispetto e la fiducia dei colleghi. Ha da poco perso il padre, dectective anche lui, morto improvvisamente, uomo da lei sempre stimato e ammirato. La sua vita, sconvolta già dal recente lutto viene rimessa in discussione dall’arrivo di una lettera. Il mittente è una donna, rinchiusa in carcere per aver commesso degli efferati delitti su cui proprio il padre di Amy aveva indagato, contribuendone all’arresto. La donna che scrive è Lilian e dice di essere la madre biologica di Amy. La protagonista ha sempre saputo di essere stata adottata, molto piccola, non ha praticamente ricordi della vita precedente l’adozione e le persone che l’hanno accolta e cresciuta, aiutandola a diventare la donna che è sono a tutti gli effetti i suoi genitori. Ma il suo sangue, il suo patrimonio genetico è frutto di due serial killer, saliti alla ribalta delle cronache proprio per l’efferatezza dei delitti commessi, tanto da essere soprannominati “Le Bestie di Brentwood”. Lilian, dalla prigione, fa sapere alla figlia Amy di essere disposta a svelare dove si trovano i corpi di tre ragazzine, le ultime vittime delle Bestie, informazione che fino ad ora si era rifiutata di comunicare. Ma lo farà solo se Amy rispetterà le sue regole. Ne frattempo un’altra ragazzina di 15 anni sparisce e Lilian lascia intendere che il premio finale del gioco che ha orchestrato sarà proprio la liberazione della giovane.
Il romanzo è ricco di flashback, sono i ricordi che vengono rievocati della piccola Poppy (il nome precedente di Amy) mescolati con i racconti della stampa di quegli anni, quando il caso delle Bestie di Brentwood scuoteva l’opinione pubblica. Amy è una donna forte, determinata, ma la sua psicologia vacilla quando scopre la verità sulla sua famiglia di origine. Riesce comunque a venire a patti con sé stessa, con gli insegnamenti che le ha lasciato il padre e trova la forza necessaria per contrastare il gioco perverso in cui la sta trascinando la madre.
Verità e bugie scorre veloce, un ritmo incalzante ricco di colpi di scena con un finale che potrebbe quasi lasciare intravedere un seguito. Amy è un personaggio bellissimo, che pone il lettore di fronte ad un quesito: siamo sangue dei nostri genitori biologici, o siamo il frutto dell’amore e della formazione di chi ci aiuta a crescere e a diventare ciò che siamo?