Un caso complicato per l’ispettore Turner



Tim Willocks
Un caso complicato per l’ispettore Turner
Newton Compton
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Dal Cinquecento dell’eroico guerriero sassone, il cavaliere Mattias Tannhauser, protagonista di una famosa saga thriller cominciata con Religion, a una storia giallo noir nel Sudafrica di oggi. La macchina del tempo dello scrittore e psichiatra britannico Tim Willocks mette la sesta e con un salto di circa cinquecento anni, imboccando di nuovo il cammino dei fortunati “gialli blues” dei suoi esordi, ci riporta al presente, ai nostri giorni e ci regala Un caso complicato per l’ispettore Turner con, in veste di principale protagonista, il sudafricano mezzosangue dagli occhi verdi, il detective d’acciaio Radebe Turner. Cape Town: Nyanga, una delle più antiche e squallide borgate nere della città fatta di fatiscenti baracche. Notte di sabato sera, strada deserta. Una ragazzina affamata e malata fruga in cerca di cibo in un cassonetto piazzato davanti a uno shebeen, un localaccio dove si distilla illegalmente alcool di pesca a 60°. Ma alla fine di una serata di sballo per festeggiare, un gruppo lascia di corsa lo shebeen, in tre salgono su una lussuosa Range Rover rossa, travolgono in retromarcia il cassonetto e investono la ragazzina. Ma lei non conta o almeno pare. Per i suoi assassini è meno di nulla. È un essere sconosciuto, senza nome. È solo una ragazza di strada che era là per sbaglio e ora è morta o sta per morire. E il ragazzo che era al volante, l’ha investita ma non l’ha vista, era Dirk Le Roux, figlio di Margot Le Roux, figura di spicco dell’ancora influente élite bianca sudafricana, una donna spregiudicata, ricchissima, potente, proprietaria di lucrose miniere di manganese che vive a più di trecento chilometri a LangKopf, un paesino dell’arido Stato Settentrionale. Dirk era ubriaco fradicio, talmente ubriaco da non ricordare assolutamente ciò che ha fatto. L’ha cancellato ed è inconsapevole di rischiare un’accusa per omicidio colposo. Perché coloro che erano con lui hanno scelto di andarsene, scappare subito lontano e abbandonare la vittima morente al suo destino. Ma quando l’ispettore Turner viene richiamato in servizio dal suo fine settimana che dovrebbe essere di vacanza, dopo tre passati al lavoro, e incaricato del caso, trova un cellulare sul luogo dell’incidente che gli permette di risalire all’identità dei possibili investitori ma anche di scoprire l’entità della rogna che rischia di trovarsi tra le mani. Ma non per questo si tira indietro. Lui è un poliziotto integerrimo e deve far rispettare la legge da chicchessia. L’autopsia gli dice che si tratta di un incidente mortale con omissione di soccorso. La ragazza non è morta sul colpo… Salta in macchina e decide di raggiungere Langkopf, la remota città mineraria, sotto l’ala di Margot Le Roux. per incastrare il colpevole e arrestarlo. Ma Margot Le Roux, che tiene saldamente in pugno le redini di gran parte del business minerario della sua regione, non è disposta a lasciare che le ambizioni del figlio laureato in legge e destinato a una brillante carriera d’avvocato siano compromesse dalla morte di una ragazzetta indigente e sconosciuta. Intende proteggerlo. E visto che le leggi del Sud Africa sono chiare: anche una lieve condanna, sia pure per omicidio colposo, lo taglierebbero fuori dal lavoro di alto livello, deve tenere a ogni costo il suo erede mondo da ogni colpa. Tutti sanno che, smuovendo le leve giuste, insomma facendo pressione (e di solito la cosa migliore è erogare una sostanziosa mancia), il gioco è fatto e qualunque legge può essere aggirata. Ma non ha fatto i conti con Turner e la faccenda scotta. Suo malgrado infatti Turner troverà a Langkpf una bella gatta da pelare con tutta la cittadina o quasi schierata contro di lui. Insomma, tentando di barcamenarsi, dovrà affrontare un caso spaventosamente difficile e pericoloso. La sua odissea per riuscire a far trionfare la giustizia è appena iniziata. Ḕ circondato da un’omertosa rete di intrighi che, foriera di sangue e di morte, punta solo a nascondere a ogni costo la verità. Anche stavolta Tim Willox fa del suo protagonista un paladino forte, quasi invincibile. Una moderna versione del mito dello straniero che rappresenti una metafora degli attuali valori sociali? In cui la giustizia invece di essere un diritto rischia di rappresentare un lusso? Forse, o invece solo un puro che ha scelto la retta strada? Stavolta però, come lui stesso ha dichiarato in un’intervista, invece di un antico cavaliere di Malta, ci offre una specie di eroe western, vedi l’uomo solitario dei film di Leone impersonato da Clint Eastwood, arrivato in città per fare giustizia. Molto genere western anche Margot Le Roux la sua rivale, che interpreta alla grande il ruolo di cattiva, arciconvinta dei suoi diritti di forza, mira a raggiungere il suo obiettivo costi quello che costi. Alla fine ci sarà un implacabile duello mortale tra due volontà di ferro. Un romanzo forte, una sensazionale avventura, sorretta da una straordinaria energia creatrice e descrittiva che non fa sconti al lettore, non delude ma poco adatta a stomaci deboli. Trama densa, ben congegnata, stile brillante, ritmo perfetto senza lungaggini o passaggi a vuoto. Ritmo stringato, coinvolgente, passionale.

Patrizia Debicke

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