Quattro storie si intrecciano in “Lezione 21”, prima prova da regista di Alessandro Baricco, presentata in prima mondiale al Festival del Film di Locarno 2008.
Martha, ex studentessa rievoca con un gruppo di ex compagni le geniali lezioni del professor Mondrian Killroy che aveva deciso di smontare una ventina di opere d’arte secondo lui ingiustamente osannate, tra queste la Nona Sinfonia di Beethoven oggetto della “Lezione 21”.
La lezione non č mai terminata, anche se sono passati diversi anni gli ex studenti vorrebbero ascoltarne la fine. Martha ricorda di aver visto il professor Killroy vicino a un boowling abitato da squatters e iniziano le ricerche.
Il violinista Hans Peters arriva in un villaggio sommerso dalla neve. Suona il violino insieme a un’orchestra sui campi coperti di neve e viene interrogato sulla sinfonia.
Suonerŕ su un lago ghiacciato fino a morire assiderato stringendo il violino cosě forte che dovranno essere seppelliti insieme.
Due anziani personaggi contemporanei di Beethoven, senza abiti, imparruccati e truccati discutono se la Nona Sinfonia in occasione della sua prima esecuzione a Vienna il 7 maggio 1824 sia stata un trionfo come ci viene riportato oppure no. Estraggono il taccuino di un appassionato di passaggio a Vienna che riferisce che l’esecuzione fu un fiasco, poco pubblico scarsamente interessato, qualcuno abbandonň la sala prima della fine dell’esecuzione.
E infine il professor Killroy, gli ex studenti entrano nel boowling abbandonato, ascoltano un brano della Nona Sinfonia e ritrovano il professore, bizzarro disk jockey che finalmente concluderŕ la lezione rivelando che quando ha composto la Nona Beethoven era sordo e vecchio, non ricordava piů la bellezza e per questo non č stato in grado di dare all’opera la leggerezza propria della giovinezza e della bellezza. Nel deserto e isolamento della sua vecchiaia cerca di afferrare la bellezza con gesto deciso, ma non riesce. Per questo la Nona non puň considerarsi un capolavoro.
Film raffinato, presentato in inglese non č facile da seguire e da capire saltando da una storia all’altra, e nemmeno ci regala molta musica, non viene nemmeno eseguito l’Inno alla gioia. Peccato, piů spazio alla musica di Beethoven e meno salti da una storia all’altra avrebbero fatto apprezzare maggiormente il film.
Regia: Alessandro Baricco – Interpreti Noah Taylor, Clive Russel, Leonor Watling, John Hurt
durata 101′ minuti – 2008