Il treno per Babylon



alex roggero
Il treno per Babylon
feltrinelli
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“London Calling” tuonava a suon di rock la famosa canzone dei Clash.
E il richiamo della capitale inglese non potrebbe essere più forte dopo la lettura di questo libro.
Alex Roggero, classe 1961, fotoreporter italiano trapiantato a Londra, offre a noi lettori un piccolo capolavoro di stile, da intendersi nel senso lato del termine; con un ritmo frenetico ma non stressante, pause giuste e linguaggio asciutto, si cimenta nella descrizione tra fantasia e realtà, storia e leggende della più famosa icona del rock e della moda di tutti i tempi.
Patria del punk, del thè, della metropolitana, questa città offre allo scrittore parecchio materiale su cui lavorare, sia dal punto di vista umano che architettonico e sociale.
Prendendo spunto da un pseudo-viaggio che conduce giornalmente in metropolitana e che lo porta nei più disparati e lontani quartieri della metropoli, Roggero ci descrive un mondo sempre in evoluzione, attento al futuro senza mettere da parte tradizioni e passato, che coinvolge tutti i popoli immigrati che mescolano, a volte pacificamente a volte no, le proprie culture, donando alla città quella magia cosmopolita che fa sognare tutti e ce la innalza a mito musicale, fashion e futuristico.
Con lo sguardo di un adolescente curioso, senza pretese artistiche né vezzi di altro genere, lo scrittore mescola in un perfetto equilibrio vicende personali che fanno da spunto a riflessioni più generali (sul razzismo, sullo smog, sulla musica e tanto altro), la storia di Londra, della sua magnifica metropolitana (contornata più da leggende che non da fatti reali), mettendo in primo piano la storia della gente; dal muratore irlandese, all’artista indiano, fino al musicista dell’ “Africa Bianca”, senza dimenticare giamaicani e cinesi che popolano e rendono culturalmente ricca la città.
Il libro, dal titolo curioso, invita si al viaggio, ma soprattutto ad un viaggio tra la gente, le loro storie singole, le curiosità ,facendoci riscoprire l’amore per il racconto degli “anziani” e per la scoperta più delle civiltà che dei luoghi.
Pur rimanendo nei confini (infiniti) della capitale, Roggero scopre e fa scoprire a noi, tutti e cinque i continenti semplicemente viaggiando quotidianamente nell’underground, tra traispotters e undregrounders.
Ci mostra vizi e virtù degli inglesi e dell’Inghilterra tutta, sogni e speranze di immigrati e non, corsa al futuro affiancata ad un atteggiamento reazionario e tradizionalista.
Niente manca a Londra per essere eletta a Capitale dei popoli e non di una singola nazione; perché tutti noi, dai più disparati luoghi del mondo siamo in fondo suoi cittadini.
Un libro bello, consigliato soprattutto per chi hai il cuore a strisce bianche blu e rosse.

angelica scardigno

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