Un cadavere allestito in modo grottesco viene rinvenuto a Valencia. Il corpo appartiene ad un magnate dell’industria del porno e tutta la messa in scena sembrerebbe ricondurre al mondo nel quale operava.
Ad indagare su questo caso sarà l’ispettrice Nela Ferrer, tornata nella sua città natale dopo un periodo a Madrid, parentesi dolorosa della sua vita. Le indagini condurranno lei e la sua squadra nelle profondità di un torbido e spregevole mondo nel quale il traffico di esseri umani e l’industria del sesso muovono i fili.
La tensione aumenterà quando verranno trovate altre vittime senza alcun nesso tra di loro ma freddate con le stesse modalità, elementi che inducono a sospettare la serialità di queste morti. A complicare il tutto il passato di Nela si ripresenterà nel momento meno opportuno, proprio quando le cose sembrano precipitare l’ispettrice dovrà dimostrare tutta la sua forza e determinazione.
Romanzo di esordio della scrittrice Ana Martinez Muñoz, che sicuramente non passa inosservato ma rimane nella memoria del lettore grazie al suo forte impatto per i temi trattati, con una scrittura che delinea crude fotografie per descrivere una realtà che spesso si muove sotterranea ma va a toccare persone di ogni estrazione sociale spinte da pulsioni che a furia di essere soppresse si intensificano di entità e perversione, andando a sfociare in pratiche al di fuori della legalità.