Dark and Shallow Lies, il romanzo d’esordio dell’americana Ginny Myers Sain e pubblicato da Giunti nel novembre del 2023, è un thriller con sfumature fantasy. Di sicuro un’accoppiata vincente, sovente utilizzata in campo letterario. La suspense aumenta, quando si ricorre al paranormale, più per quello che il lettore s’immagina al di là delle parole. Anche se in questo libro i segreti abbondano: se n’è fatto un largo uso. Colpi di scena, uno dopo l’altro. Così come congetture, certezze che puntualmente vengono azzerate, un grande senso di precarietà e isolamento, per un risultato finale al cardiopalma.
La Cachette è una sorta di piccolo isolotto alle foci del Mississippi, in Louisiana, conosciuto per essere la “capitale mondiale del paranormale”. Nel senso che i pochi abitanti, che si conoscono bene come in una sorta di comunità, sono quasi tutti dei sensitivi. Anche i negozi sono a tema, con libri dell’occulto, amuleti e carte dei tarocchi messi a disposizione dei turisti.
Però è anche il paese natale della diciassettenne Grey, dove dall’Arkansas lei viene a trascorrere tutte le estati, da quando ha memoria, a casa dell’amata nonna Honey.
Ma quest’anno sarà diverso, perché quando Grey mette piede in quel lembo di terra paludoso che considera il proprio rifugio, sa già che la sua migliore amica Elora non ci sarà ad accoglierla, essendo scomparsa misteriosamente alcuni mesi prima.
A La Cachette Grey ritrova gli amici d’infanzia, i cosiddetti “figli dell’estate”, suoi coetanei che lei frequenta durante la bella stagione. Ragazzi e ragazze che vivono fissi sull’isola e hanno ciascuno una sorta di potere, un dono divinatorio.
Grey si dichiara sin dall’inizio fortemente intenzionata a scoprire la sorte dell’amica, anche se è consapevole dell’esistenza di tasselli mancanti, a cominciare dall’estate di tredici anni prima, quando lei ne aveva appena quattro, e due amichette sono state ritrovate annegate nello stagno paludoso del bayou (come viene chiamato l’ecosistema tipico del delta del Mississippi, costituito da tratti paludosi che si diramano tra i bracci del fiume).
La ricerca della verità è avvincente, perché, è proprio il caso di dirlo, Grey dovrà attraversare mille traversie e altrettanti spaventi, prima di giungere a decifrare tutte le bugie che gli adulti hanno confezionato pur di non svelare terribili verità.
I personaggi sono ben caratterizzati, anche se la storia rimane una “faccenda di ragazzi”, quella nuova generazione che vive a La Cachette, gli amici di Grey. I genitori restano invece ai margini, a parte la figura della nonna della protagonista che, con tutta la buona volontà, non si capisce come mai faccia correre alla nipote simili pericoli senza mai intervenire.
Questa però è una storia che, per le tematiche trattate. oltre che macabra, è anche un pochino “magica”, ragione per cui appassiona.La lettura prende parecchio, una volta accettato il fatto che un alligatore viva tranquillo a soli pochi metri dalla casa di Grey, così come i dintorni siano zeppi di serpenti velenosi ma gli abitanti vadano sempre in giro in infradito, per giunta quando fuori è buio pesto.
Nella biografia dell’autrice è scritto che ama raccontare storie di ragazzi resilienti, vissuti ai margini della civiltà. In questo caso un po’ incoscienti, quindi, ma sicuramente coraggiosi.
A parte la divagazione, che forse verrà spontaneo pensare ad ogni lettore, l’autrice ha avuto un’idea davvero originale a narrare di un luogo abitato esclusivamente da gente sensitiva. Le pagine sono scritte con uno stile semplice, estremamente evocativo, per cui scorrono in modo veloce.
La storia porta a voler tirare le somme e separare, se non proprio i vivi dai morti, almeno i buoni dai cattivi. Il fascino della palude, col suo fango e l’odore di salmastro la fa da padrone: è protagonista assoluta. Niente è mai quello che sembra, a La Cachette! Non resta che sudarsi la verità, attraverso un’indagine serrata.