La scala a chiocciola č da sempre nell’immaginario collettivo sinonimo di paura e mistero. Avanzando pian piano, di gradino in gradino, ci svela una parte ulteriore di veritŕ e ci porta, attraverso numerose zone d’ombra, verso qualcosa che dal basso non possiamo scorgere. Cosě, il primo romanzo di Mary Rinehart, una tra le piů conosciute […]
Estate di morte
Quinto libro edito in Italia del bravissimo Harlan Coben, che torna alla carica con uno dei suoi ormai affermati cavalli da battaglia, il passato che perseguita il protagonista di turno.
Un passato che minaccia il futuro dei suoi protagonisti, i quali nonostante il successo, la bravura e le proprie capacitŕ vedono sfumare il loro mondo per un evento sospeso mai risolto.
L’assassinio come una delle belle arti
Il nome di Thomas de Quincey (una vita, la sua, “tutta tesa nello sforzo di ridurre le dosi d’oppio e le cifre dei debiti”), č associato innanzi tutto all’opera Confessioni di un oppiomane…
Esce domani “Il simbolo perduto” di Dan Brown
Comunque la si pensi, l’uscita di un libro di Dan Brown č sempre un evento.
Lui, l’uomo da dieci milioni di libri (venduti in Italia), che con un colpo di spugna ha cancellato secoli di letteratura per rivelarci finalmente il significato nascosto del Cenacolo di Leonardo.
Lui, che ha trasformato un camerlengo in Batman facendogli compiere un volo da un elicottero degno di uno stuntman.
La giara cinese
Tutto ruota attorno ad una misteriosa bottega con l’insegna in cinese “Song Mille Erbe Cinesi”, che si trova nell’ancor piů misteriosa (almeno per gli occidentali) Chinatown di San Francisco. Siamo nell’autunno del 1960. All’interno di questa erboristeria sui generis sono conservati, infatti, oltre alle benefiche erbe, decine di recipienti in terracotta di media grandezza.
La voce del male
Sebbene iniziandone la lettura questa potrebbe sembrare la veritŕ, ben presto ci si accorge che il serial killer di turno, non č suo malgrado, il vero protagonista della storia. E anticipandovi, posso dire che non lo č nemmeno l’anatomopatologa….
I centodelitti
Nel 1968 un nostro autore si aggiudica il Gran prix de littérature policičre. Ad oggi, č l’unico italiano ad aver vinto il prestigioso riconoscimento per la letteratura gialla.
Il suo nome č Giorgio Scerbanenco, sua la raccolta di racconti I centodelitti, ristampata, a quarant’anni dalla prima uscita, da Garzanti.
L’uomo della pianura
Ci sono cattivi e cattivi.
Descriverli č un atto di coraggio, perché spesso bisogna guardare al lato oscuro di se stessi.
Paolo Roversi nel suo ultimo romanzo L’uomo della pianura ci propone un personaggio, Hurricane, che attraversa una complessa storia esistenziale senza riscatto, contrapponendolo in maniera disinvolta al giornalista Radeschi, suo fortunatissimo personaggio seriale.
La caccia al nemico numero uno si tramuta cosě in un affascinante atlante di luoghi umanizzati, dalla Milano delle rapine sanguinarie alla Bassa mantovana.
Roversi affronta una sfida complessa in questo libro, alternare le scanzonate imprese del suo giornalista latin lover con pagine dure e affilate, documentate e credibili.
Almeno il cappello
Com’č possibile tenere insieme una fanfara di suonatori squinternati? Sotto la guida del suonatore di cornetta Zaccaria Vergottini tutt’al piů potevano sperare in qualche mancia accogliendo i turisti che scendono dal battello.
L’arrivo a Bellano del ragionier Onorato Geminazzi, in forza al locale ospedale, complici alcune disavventure personali, fa si che venga concepito l’ambizioso progetto di dar vita a un corpo musicale.
Una storia quasi soltanto mia
“Oggi timidamente sollevo la testa dalla sabbia, č come se riprendessi contatto con la realtŕ. Ma č anche come se i piedi mi fossero diventati di marmo, e sei ferma lě.”
Licia Pinelli č moglie del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, fermato dalla polizia subito dopo l’esplosione della bomba di Piazza Fontana, interrogato per giorni e infine ucciso ingiustamente.
Morte a Firenze
A Firenze č scomparso di un bambino.
E tra poco scomparirŕ anche buona parte della cittŕ, inghiottita dalle acque dell’Arno. Anno domini 1966, la guerra solo poco alle spalle. Il commissario Bordelli indaga.
Nello stomaco e nel cervello porta il bagaglio di quel conflitto che non ne vuole sapere di diventare semplice memoria.
Scritto nelle ossa
Alla temperatura opportuna, tutto brucia. Legno. Vestiti. Persone. A duecentocinquanta gradi, la carne si infiamma. La pelle annerisce e si lacera. Il grasso ipodermico comincia a liquefarsi, come burro in una padella rovente. alimentato da esso, il corpo inizia a bruciare. Dapprima, prendono fuoco le braccia e le gambe, fungendo da combustibile per la massa…










