Milano. Giugno fascista. Al commissario di PS Carlo De Vincenzi chiedono di arrestare e interrogare il russo Ivan Andrejevich Kiergine, dubitasi abbia ucciso a San Remo la scomparsa amante Paulette Garat. Questo è l’incipit di “Il canotto insanguinato”, quinto romanzo giallo dello scrittore e giornalista Augusto De Angelis (nato a Roma nel 1888, pestato e ucciso da un repubblichino a Bellagio nel 1944). La magnifica serie De Vincenzi iniziata nel 1935 non era di regime e proseguì per quasi venti titoli fino alla morte dell’autore. La riscoprì Oreste Del Buono per Feltrinelli nel 1963, le diede una celebre immagine televisiva Paolo Stoppa negli anni settanta. Ora continua la meritoria operazione Sellerio di ripubblicazione.
Il canotto insanguinato
Valerio Calzolaio