Michel Bussi in Forse ho sognato troppo (edizioni e/o, pp.429) ci fa conoscere Nathalie. Lei ha due figlie, un marito che ama e da cui è amata, una villetta sulle rive della Senna. La sua è la vita di una madre, nonna, amica, moglie. Poi all’improvviso una serie di coincidenze ci mostra un’altra Nathalie, quella che era prima di trasformarsi in una hostess di 50 anni.
Ci fa conoscere la Nathalie che poteva essere, quella libera e innamorata di Ylian, un giovane chitarrista conosciuto per caso durante uno di suoi viaggi. Sono trascorsi 20 anni da quel giorno, da quell’incontro. Da quelle giornate che l’hanno travolta. Bastano pochi segnali e lei riapre un cassetto, un sentimento sopito molti anni prima.
Un piano di voli mensile che è lo stesso di 20 anni prima: Montréal, Los Angeles e Giacarta. Per giunta con lo stesso equipaggio. Quante probabilità ci sono che avvenga questa cosa? Poche, praticamente nulle. Chi sta tirando i fili della sua vita, chi può conoscere i piccoli dettagli di un amore clandestino di cui lei non ha parlato con nessuno?
Le coincidenze crescono, la storia tra Nathalie e Ylian si svolge sotto i nostri occhi. Un continuo rimando tra il 1999 e il 2019 ci conduce avanti e indietro tra ciò che avrebbe potuto nascere e ciò che è stato. Tra due amori molto diversi e tra due persone che non sembrano essere neanche la stessa.
Il continuo riapparire di frammenti accresce il senso di disagio lungo il racconto, è innaturale tutto ciò. Cosa sta realmente accadendo? Perché dopo vent’anni tutto viene riportato alla luce? Che sia un ex innamorato in un tentativo disperato di felicità, o è in atto un complotto? Ma perché?
Le risposte le andrete a cercare lungo la strada segnata da Bussi che in modo sapiente dissemina la storia di punti di svolta. Una pagina dopo l’altra vi conduce alla scoperta di Nathalie, della sua tormentata storia, di una scelta difficile/impossibile fatta vent’anni prima. Fino a cosa ci si può spingere per amore?
Non disperate, se ne stiamo parlando è chiaro che il romanticismo e l’amore tra Nathalie e Ylian non è l’unico elemento della storia. C’è qualcosa di molto pericoloso che gira intorno a queste coincidenze, a questo risveglio di Nathalie. Lei in modo innocente si metterà alla ricerca del suo chitarrista, ma questa decisione porterà con se delle conseguenze.
Michel Bussi – Forse ho sognato troppo
Eleonora Aragona