Nel centenario della nascita di Andrea Camilleri, Luca Crovi con la sua suadente bravura di narratore regala ai suoi lettori una stuzzicante biografia che mostra il respiro di un intreccio romanzesco unito alla precisione di un saggio.
“Andrea Camilleri. Una storia”, non si limita infatti a seguire le orme del commissario Montalbano, indiscussa icona della narrativa italiana contemporanea, ma visita l’intera parabola esistenziale e creativa del suo autore, rischiarandone le zone meno note, le passioni, le contraddizioni e i tanti e variegati incontri che ne hanno forgiato la voce letteraria e la statura pubblica.
Crovi privilegia la via del racconto di formazione. Camilleri bambino, figlio unico, vivace, estroverso, capobanda e disattento scolaro, diventerà subito una figura viva, reale, colta nelle corse per le vie siciliane, nei giochi improvvisati, e infine nelle quotidiane fatiche di pendolare in corriera verso Agrigento per frequentare il liceo. Proprio a quell’ irrequieta adolescenza risale il suo incontro con i libri di Simenon e quel contatto con le atmosfere del commissario Maigret susciterà in lui la passione per la scrittura, una scintilla che non lo abbandonerà più.
Il libro tende a dimostrare come ogni fase della vita di Camilleri: dagli studi universitari palermitani, all’insegnamento romano, dalla carriera di regista e sceneggiatore alla lunga fedeltà familiare premiata dalla moglie Rosetta e dalle tre figlie, sia stata un indispensabile elemento della sua crescita artistica e umana. Di là l’uomo poliedrico, instancabile, sempre disposto a sperimentare nuovi linguaggi e a confrontarsi con ogni pubblico.
Crovi dedica ampio spazio agli anni di Camilleri in Rai, quando partecipò alla creazione di programmi destinati a lasciare un segno, e a quelli del suo impegno teatrale e dedita alla regia, campi in cui affinò lo sguardo sulla messa in scena e sul ritmo narrativo. La scrittura, che arriverà al top più tardi, nasce da un lungo apprendistato fatto di voci, palcoscenici, set e fattive collaborazioni con attori e registi.
Uno dei capitoli più affascinanti è quello dedicato ai tanti incontri della sua esistenza. Una galleria di nomi che spazia dalla cultura alla politica, dalla letteratura al cinema: i suoi conterranei scrittori, Pirandello, Sciascia, Franco Enna, Vitaliano Brancati, ma anche a figure inattese quali il generale Patton nei giorni dello sbarco in Sicilia o il grande fotografo Robert Capa, altre impattanti come la conversazione avuta con il frate della banda Giuliano. Poi ancora gli attori e i registi e i creatori conosciuti nella sua lunghissima esperienza come coordinatore e sceneggiatore quali Amedeo Nazzari, Anna Proclemer, Patroni Griffi, Rossellini, Rosi, Germi, De Sica, i politici a dargli una mano, come Andreotti, e importante l’incontro inusuale e profondo con Papa Giovanni XXIII. Senza dimenticare la grande amicizia di Camilleri con Eduardo De Filippo, Crovi dipinge un quadro ricco e variegato delle relazioni che hanno segnato la vita dell’autore, intreccia questi episodi con sapienza, facendo emergere quanto queste relazioni abbiano rappresentato per Camilleri non soltanto occasioni di lavoro, ma e soprattutto momenti di scambio umano e culturale, speciali inneschi di idee. Cita con orgoglio le sue tante intriganti interviste radiofoniche per Tutti i colori del giallo. Inserisce persino la sfilata di moda benefica di Camilleri in passerella con Pinketts per tentare la salvezza dell’indimenticabile Libreria milanese del Giallo di Tecla Dozio…
Il ritratto che ne scaturisce alla fine è quello della grande versatilità e disponibilità di un intellettuale che non ha mai rinunciato a confrontarsi con il proprio tempo, sempre in grado di rivedere il passato e reinventarlo in forma narrativa. Non a caso, Crovi inserisce nel suo testo anche una significativa analisi critica, soprattutto tramite il saggio Copiare/Reinventare. Andrea Camilleri falsario, in cui si sottolinea la maestria con cui lo scrittore trasformava suggestioni altrui in materia nuova e vitale. Non plagio, ma dialogo creativo: un modo per dimostrare che la letteratura vive di continui intrecci, riscritture e metamorfosi.
Il merito del libro sta nel corretto rapporto tra le vari parti con biografia, analisi critica, ricostruzione storica e affabulazione narrativa che si fondono perfettamente. Crovi rifugge dalla celebrazione e ci presenta un Camilleri autentico, un uomo che ha sempre camminato sul crinale tra disciplina e libertà, tra rigore e invenzione. Ragion per cui: “Andrea Camilleri. Una storia” va oltre la celebrazione del centenario: ma è un mezzo per meglio comprendere il percorso di un autore che ha saputo trasformare la lingua e l’immaginario italiano, condizionando la nostra cultura. Un libro che permetterà ai lettori di conoscere meglio quell’uomo che, con intelligenza e ironia, ha saputo raccontare la Sicilia e contemporaneamente tutta l’Italia.
Andrea Camilleri. Una Storia – Luca Crovi
Patrizia Debicke