
Il racconto ha l’andamento placido (si fa per dire, perché pericoli e colpi di scena abbondano) di un giallo di tipo classico, dove la soluzione si costruisce pezzo per pezzo, indizio dopo indizio, prova su prova, ma al tempo stesso ha strappi che lo trasforma in un thriller quando l’azione e il rischio prendono il sopravvento. La novità che introduce l’autrice Maria Paola Pesce è data dal protagonista, uno scrittore di gialli per ragazzi che si improvvisa investigatore su impulso e con l’ausilio di un ragazzo co-protagonista; a tratti però è il grande che si fa aiutante del piccolo, il quale si dimostra addirittura più perspicace e intraprendente.
Riccardo Maurici, autore di successo di romanzi con il detective Fox, riceve una busta contenente alla rinfusa biglietti di treno, documenti e altre carte senza senso, il ritratto a matita di una ragazzina, il disegno di una figura umana con le ruote e un messaggio che mette i brividi: è stata rapita, non so dove si trova ma la porteranno via il 24. È il 21 dicembre. Dopo aver un po’ tentennato, Maurici con metodo e pazienza come farebbe Fox riesce mettersi in contatto con l’autore dell’invio, il dodicenne Tommaso, e i due insieme avviano privatamente e velocemente, perché il tempo stringe, l’indagine per scoprire dove è tenuta prigioniera Gabriella, compagna di scuola del ragazzo. Tutta la paccottiglia raccolta nella busta fornisce indizi che, una volta collegati, consentono di delineare il quadro complessivo.
Il padre di Gabriella è un famoso ricercatore di malattie rare che sta sperimentando un siero contro la SLA di cui vorrebbe impadronirsi il Conte, uomo ricco ma preda della malattia progressiva, attraverso uno scambio ricattatorio. Inutilmente il professore aveva tentato di spiegare che la ricerca del siero è stata appena avviata. Quando tutti i pezzi del mosaico sono stati messi insieme, i nostri eroi si rivolgono a una commissaria, che Maurici conosce per motivi professionali (quando aveva bisogno di informazioni per le indagini di Fox) che concede loro di assistere all’intervento risolutivo e liberatorio della polizia, con molta suspense e un lieto fine.
Da 11 anni