Dieci anni. Ha solo dieci anni Mino Portoguesa, quando il Terrore arriva prepotente nella sua vita.
Vive in un piccolo villaggio, nella foresta pluviale sudamericana. È nato qui, Mino, e non ha mai visto altro che la sua foresta. È il suo paradiso, di cui conosce alla perfezione suoni, odori, pericoli, meraviglie nascoste. E farfalle.
Le farfalle…splendide, uniche, leggiadre, colorate.
Mino va a caccia di farfalle, insieme a suo padre. Le farfalle sono il loro pane quotidiano. Le catturano, le fissano con degli spilli – una sorta di tecnica per farle restare come sono, inattaccabili dal passare del tempo – e le vendono in città.
È un ambiente magico, un mondo unico, la foresta, e le farfalle sono i suoi abitanti più belli. Mino conosce, di ogni specie, ogni singolo elemento presente nel loro battito d’ali. È felice, Mino. Prova gioia ad ogni passo nel suo regno incantato. Ogni giorno esce a caccia, con suo padre. Ogni singolo giorno della loro vita, tranne uno. Uno in cui va da solo. Ed è in quel giorno che, di ritorno dalla sua battuta di caccia, Mino trova il villaggio distrutto e gli abitanti, compresa tutta la sua famiglia, uccisi. Un massacro terribile: i mercenari assoldati dalla compagnie petrolifere hanno distrutto ogni cosa a vantaggio della grande industria. La sua favola non esiste più. Abbatteranno alberi e l’immenso verde diventerà un deserto. Scaveranno, alla ricerca dell’oro nero che distrugge il mondo. Mino fugge via, non può fare altro. Piccolo e solo, scappa. È orfano, ormai, e ha tanta paura.
Inizia il suo vagare nella foresta.
Viene salvato da Isidoro, uno strano ma gentile mago girovago che lo prende con sé, lo adotta e lo trasforma nel suo assistente. Comincia così la sua vita avventurosa, attraverso piccoli villaggi del Sud America. Una vita fatta di fiaba e illusionismo, sogni e speranze. Ma anche di gringos, violenza, morte, carcere, torture, sopraffazione e dolore. Una vita sempre abitata dall’odio per i cattivi e per tutti quelli che abusano della bellezza della natura, che usurpano il pianeta trasformandolo in una assurda macchina generatrice di distruzione. Una vita che lo porterà a diventare uno studente universitario, a trovare molti amici con i quali creare Mariposa, (farfalla), un movimento che ha come obiettivo la lotta alle grandi compagnie industriali che distruggono la natura per i loro interessi economici. È un movimento di lotta vera, reale, terroristica. Un movimento che genera una battaglia nascosta, che mira a uccidere tutti i leader delle aziende responsabili di reati contro l’ambiente, la foresta e le sue farfalle, del sud del mondo. Un movimento libero, come una Mariposa.
Gert Nygårdshaug, autore di questo libro, che si potrebbe definire un “eco-thriller”, è un attivista norvegese che con questa storia denuncia i crimini di cui si macchiano le grandi compagnie industriali e che portano poi alla deforestazione del polmone del mondo.
Inferno Verde è un libro sorprendente.
Una storia che parte come una favola incantata raccontata con gli occhi di un bambino impaurito per poi continuare, restando una favola incantata ma raccontata con gli occhi di un adulto consapevole, fino alle estreme conseguenze che la sopraffazione genera. Andando avanti nelle pagine, che nella prima metà si susseguono lente, come lenti sono i sogni dolci, sembra di vivere in una fiaba con protagonista un bimbo che crede che il domani possa essere bello come le sue farfalle, maestoso come la sua foresta. Nella dolcezza della narrazione, anche delle cose più atroci, ci si ritrova ad essere quel bambino, ad essere Mino. Si diventa il protagonista del romanzo e si ha voglia di essere attivisti per la difesa del nostro pianeta.
Inferno Verde è un libro appassionante.
Una storia che narra, con dettagli a volte terrificanti, l’attacco a tutti coloro che commettono crimini contro la natura; ai potenti che rubano l’essenza delle zone più povere del mondo; agli assassini di popoli indifesi ma che abitano le zone verdi, necessarie alla respirazione del pianeta.
Inferno verde è un libro accattivante.
Una storia piena di variegate parole. Parole dure come la guerra, dolci come l’amore, gentili come la più gentile e bella farfalla: la Mariposa Mimosa.
Gert Nygårdshaug scrive una storia piena di tutti i colori dell’arcobaleno.
Una storia che, con il suo battito d’ali, genera incantesimi per la distruzione del male e per lasciare viva, nell’incantato sud del mondo, la maestosa foresta, i suoi segreti e le sue farfalle.
Da leggere! Aiuta a capire molto il senso di questo nostro, sfortunato, pericoloso e triste, tempo attuale.
Inferno verde – Gert Nygårdshaug
Brunella Caputo