Avete presente quelle fotografie con lo sfondo in bianco e nero e le figure a colori che si stagliano al centro? Se lo sfondo è sfumato e si nota poco, i ritratti colpiscono chi guarda, in tutti i particolari. Così, nella serie di Sara di Maurizio de Giovanni, le figure emergono, concentrano l’attenzione, le si guarda, le si sente, le si ama. Tornano nel nuovo libro ed è come tornare in famiglia dopo una lunga attesa.
Il gruppo è formato da una giovane donna, Viola, che ha al collo una macchina fotografica e in braccio un bambino; un omone irsuto e corpulento ma anche tenero, Davide Pardo, che cerca di tenere al guinzaglio (teso all’inverosimile) un cane gigantesco, Boris; Andrea Catapani, anziano e cieco, ma con un portamento per niente dimesso perchè gli altri sensi sono i suoi superpoteri; Teresa Pandolfi, donna esuberante, dall’aria decisa, di chi vuole mantenersi giovane ad ogni costo. Al centro una figura dimessa, una donna dai capelli grigi, che sembra volersi nascondere, rendersi invisibile, eppure si capisce dal linguaggio del corpo che è lei il focus, la guida del gruppo, colei alla quale tutti fanno riferimento. È Sara Morozzi. A ogni avventura torna come un’amica, su cui tutti quelli che hanno bisogno possono contare per risolvere i loro problemi.
Al contrario degli altri libri di De Giovanni, dove Napoli – con i suoi colori, odori e profumi, il movimento che mai si arresta, rumori e melodie, con la bellezza e la bruttezza, con i mille personaggi – è coprotagonista dei romanzi, qui, nella serie di Sara, lo sfondo e la cornice sono in bianco e nero e sfumano, stanno in secondo piano. Anche il linguaggio usato dallo scrittore cambia e si fa scarno ed essenziale, perfettamente adeguato ai personaggi.
L’attenzione si concentra sulle figure senza mai farsi sfuggire la relazione con lo sfondo*, la vita presente emerge collegandosi col passato.
Nonostante il suo carattere e la sua storia personale, con le perdite terribili che l’hanno spezzata, nonostante la riservatezza, l’abitudine a essere invisibile, il personaggio di Sara sa rivelare ai lettori un’anima ricca di amore e di passione, sa commuovere per le cicatrici di molte battaglie combattute. La capacità di leggere il linguaggio non verbale e il labiale delle persone, entrando nell’anima e nella mente la rende perfino pericolosa, perchè a Sara niente si può nascondere: lei esige la Verità. Contemporaneamente è vulnerabile, perchè non sa mentire e deve chiudersi al mondo. Una protagonista indimenticabile, di grande spessore.
Molto ci sarebbe da dire sui personaggi femminili creati da De Giovanni con un’abilità insolita in un uomo: la sua personale sensibilità, la convinzione che le donne abbiano un mondo interiore più articolato, più variopinto degli uomini, la sua curiosità di scoprirlo, i racconti e l’esempio di sua madre hanno contribuito a ispirargli una galleria di donne davvero speciale.
Un aereo privato cade nel mar Tirreno, forse i motori in avaria? Tra i passeggeri a bordo del velivolo c’è Pierfelice Ribaudo, un faccendiere poco pulito, famoso imprenditore del divertimento. Sorge subito il sospetto di un un complotto, un attentato, ma tutto sembra far pensare a un incidente e il caso viene chiuso. Andrea Catapani, ex agente segreto a riposo, ascolta alla tivù l’ultima intervista, quella che l’imprenditore ha rilasciato poco prima di salire a bordo, percepisce col suo udito raffinatissimo il brusio degli altri passeggeri e riconosce una voce che sembra provenire da un lontano passato.
Così chiede aiuto a Sara Morozzi e Teresa Pandolfi, Mora e Bionda, la prima anch’essa a riposo, l’altra a capo della Unità dei Servizi segreti di cui tutti facevano parte. La loro specialità è rivisitare le storie passate per svelare le verità nascoste, i misteri irrisolti che la politica italiana ha occultato nel corso degli anni. Ma archivi segreti possono svelare molte nefandezze, così riprendono in mano l’indagine, anche se devono farlo sottotraccia.
Qui si torna a Tangentopoli, al 1993, quando i tre amici lavoravano sotto la guida di Massimiliano Tamburi, che proprio in quei giorni cominciava la sua storia d’amore con Sara. La segretaria di un faccendiere indagato, dal nome fiabesco di Biancaneve potrebbe far scoppiare uno scandalo di proporzioni enormi. Anche allora la squadra dovette interrompere le indagini, ordini superiori.
La serie “politica” di De Giovanni, serie nera, dedicata alle trame, ai poteri più o meno occulti, ai misteri irrisolti e alle indagini infinite che non trovano mai il colpevole, come qui Tangentopoli e nel libro precedente il muro di Berlino: quali saranno scelti dallo scrittore nei prossimi capitoli della serie? La strage di Ustica, la morte di Papa Luciani, Emanuela Orlandi…ci sono molte possibilità e molti casi su cui riflettere.
La serie di Sara, arricchita da questo nuovo romanzo che, inutile dirlo, va subito letto e goduto fino in fondo non è finita, e siamo ansiosi di leggere la prossima avventura!
*vedi psicologia della Gestalt
Ringrazio la casa editrice Rizzoli per linvito all’incontro dei bookbloggers con lo scrittore (29 giugno 2022)