Piů che una storia, piů che un thriller, questo romanzo č un incubo per famiglie per bene, ovvero per quei piccoli mondi sommersi da acque calme sotto la cui superficie, appena appena increspata, si agitano ribellioni micidiali, inquietudini devastanti, odi implacabilmente feroci.
Un sabato sera una famiglia della provincia bolognese viene massacrata. Padre, madre e figlia grande, vengono assassinati a coltellate mentre l’unica sopravvissuta, la figlia piů giovane, viene violentata. Unico indiziato, il maturo vicino di casa che nutre una passione morbosa per la ragazzina sedicenne. L’uomo fugge con gli abiti insanguinati, portandosi dietro l’arma del delitto e tutti gli indizi portano a lui. Ma l’ispettrice Giulia Vita non vuole accontentarsi della soluzione facile e palese. Scava piů a fondo, portando alla luce tante bugie mescolate a mezze veritŕ tessute in modo da comporre trama e ordito di una realtŕ agghiacciante.
Scritto con un linguaggio essenziale, a tratti duro ma efficace come un verbale di interrogatorio, questo romanzo segna l’esordio nel genere noir di Andrea Cotti, poeta bolognese, autore di racconti per bambini e sceneggiatore. E si tratta di un esordio davvero molto felice.
Un gioco da ragazze
adele marini