Chissà se Walter Andretti, giornalista sportivo esule naufragato pagine di cronaca ed esule nella nera saprà fare breccia nel cuore dei lettori come Rocco Schiavone, fortunata creazione di Antonio Manzini capace di essere protagonista nelle librerie come nel piccolo schermo.
Questa volta Antonio Manzini in “Tutti i particolari in cronaca” (Mondadori, 304 pagine) ha compiuto una vera e propria giravolta: ha inventato un personaggio totalmente diverso da Rocco Schiavone, per estrazione, per ruolo ma anche per quei sentimenti che riesce a infondere nel lettore. Mentre di Rocco Schiavone il lettore conosceva una serie infinita di dettagli tanto da farlo sembrare reale, Walter Andretti, almeno in questa sua prima incursione nella letteratura italiana è appena abbozzato, quasi volesse essere una presenza timida in un contesto dove poi finisce per giganteggiare. Avrà circa 40 anni, non si sa che aspetto abbia e nemmeno che vizi manie o pensieri caratterizzino il suo quotidiano. Vita privata? A parte un gruppo di amici che restano bidimensionalmente sullo sfondo della storia, Walter Andretti parrebbe essere la persona più riservata del mondo che vive a Bologna, città che rimane con discrezione ad incorniciare la vicenda.
Tratti in comune con Rocco Schiavone? Due. Il profondo senso di una propria giustizia che non sempre può seguire i protocolli della legge e la naturale inclinazione verso la scoperta e l’indagine che lo portano a seguire più l’istinto che l’opportunismo.
Nella sua prima avventura letteraria il giornalista Walter Andretti si ritrova a unire i fili invisibili che legano tre omicidi avvenuti a Bologna e che sono legati a tre vicende slegate tra loro avvenute anni addietro. Tre delitti apparentemente senza soluzione ma che proprio Andretti scoprirà avere un denominatore comune molto profondo che accende i riflettori su alcune storture della giustizia intesa nel senso più ampio possibile.
Manzini in questa prima avventura di un personaggio che potrebbe anche diventare seriale pare essersi divertito a lanciare una promessa ai lettori: saprà Walter Andretti pareggiare l’appeal di Rocco Schiavone? Saprà la vita di redazionale del Gazzettino coinvolgere quanto quella della Questura di Aosta?
