Se scorre il sangue – Stephen King



Stephen King
Se scorre il sangue
Sperling & Kupfer
Compralo su Compralo su Amazon

“Tutto lavoro e niente svago rendono Jack un ragazzo annoiato”.
Jack Torrance avrebbe dovuto leggere l’ultimo lavoro del suo padre letterario per scacciare quella noia tra i corridoi dell’Hoverlook Hotel.
Perché con il suo nuovo lavoro King conferma di essere come un buon vino, che migliora invecchiando. Non è quel Ammontillado narrato da Poe, ma è un vino altrettanto gustoso, rotondo e che ci lascia con la voglia di continuare ad averne, anche dopo aver sfogliato l’ultima pagina di questa antologia di quattro racconti.
Già, il numero quattro.
Sin dallo straordinario “Stagioni diverse” (ricordate “The body”?), passando da “Quattro dopo mezzanotte” questo numero si è rivelato un inaspettato talismano per lo scrittore di Bangor. Sono quattro gli incubi attraverso i quali ci conduce la sua penna, tenendoci per mano attraverso tragitti lugubri, attraversati da eroi ed eroine, spesso umani (troppo umani) la cui razionalità si arresta inaspettatamente dinanzi all’irrazionale come un cellulare che contatta altri mondi.
“Se scorre il sangue”, “Il telefono del signor Harrigan”, “La vita di Chuck”, “Ratto” sono i viaggi attraverso il logico e l’illogico, attraverso il sensibile ed i sovrasensibile, in un tunnel dell’orrore che ci riporta alle paure dell’infanzia e alle nuove paure della maturità.
Diavolo d’un King, anche questa volta abile nel sottrarci ore di sonno, e non per il tempo da dedicare alla lettura, ma a quel che quella lettura lascia sedimentare nei nostri pensieri mentre osserviamo le ombre della camera da letto.
Sperling & Kupfer confeziona il tutto con l’usuale attenzione e cura proponendo l’attenta traduzione di Luca Briasco, già visto al lavoro sulle pagine di “The Outsider”.

 

Giuseppe Calogiuri

Potrebbero interessarti anche...