L’ultimo giallo di Rhys Bowen, tradotto da Marilena Caselli con il titolo Quattro funerali e un matrimonio è un romanzo con la conclusione in bellezza, pare, della serie su Lady Georgiana Rannoch che tanti lettori stavano aspettando. La nostra eroina infatti sposerà finalmente l’amore della sua vita, l’onorevole Darcy O’Mara.
Finora Georgie ha dovuto affrontare tutta una serie di ostacoli su quella strada. Essendo infatti inserita nella linea di successione al trono d’Inghilterra per poterlo fare doveva sia rinunciare ai suoi diritti ereditari che ottenere dal re il permesso di sposare un cattolico. Con gli ostacoli superati a fatica anche per meri cavilli burocratici, Georgie e Darcy potranno infine programmare le loro nozze e lei recarsi a Buckingan Palace a comunicarle ai sovrani . E sarà proprio durante la sua visita per preannunciarne l’invito che Georgie verrà amabilmente informata dall’amata prozia, la regina Mary, del suo desiderio di partecipare con una parte della famiglia reale. Ma anche del loro desiderio che l’invito venga esteso ad altri membri della famiglia, ad alcune famiglie coronate europee e le propone addirittura le piccole principesse, Elisabetta e Margaret, come damigelle.
Un programma molto importante, quindi, e che prevede una grande organizzazione. Georgie deve precettare subito infatti il fratello duca come testimone e ospite per un ricevimento ufficiale nel suo palazzo londinese, il nipotino a fare da paggetto, poi trovare un vestito adatto e procurarsi, magari con l’aiuto finanziario di sua madre, tornata in Inghilterra, il corredo necessario. Poi, visto che i futuri sposi non dispongono di larghi mezzi, tanto che a Londra Georgina è ospite della ricchissima principessa Zamanska, Zou, Zou, per gli amici molto legata agli O’Mara, (ha una storia con Lord Kilhenny, padre di Darcy), dovranno mettersi all’opera per trovarsi una qualche residenza in città, prima che Darcy vada e torni da un’altra delle sue tante segretissime missioni all’estero. Insomma, un posto adeguato in cui vivere in futuro. Cosa non facile visto le loro esigue finanze…
Per fortuna Sir Hubert Anstruther, spericolato giramondo, suo padrino, e un tempo suo patrigno in quanto secondo marito di sua madre, l’ha nominata erede. E all’annuncio del suo matrimonio le scrive dall’Argentina rallegrandosi e dicendo: …”visto che un giorno la tenuta Eynsleigh nel Sussex, dove hai già soggiornato a lungo da bambina sarà sua, sarebbe un bene che intanto cominciassi a viverla.” Insomma. potrebbe intanto trasferirsi là per dedicarsi ai preparativi della cerimonia. Quindi da sposata andarci a vivere con il marito.
Eynsleigh è gestita dagli amministratori di Sir Hubert che pagano direttamente anche la servitù ma lui non è sicuro che in sua assenza tutto stia filando perfettamente. Ritiene che sarebbe meglio controllare, ragion per cui la invita a prendere subito possesso della proprietà.
Purtroppo al suo arrivo, la grande villa in stile Tudor che affollava serenamente i suoi ricordi, con il suo parco stupendo e la fontana nel piazzale, non pare più la stessa di un tempo. Fuori il giardino pare trasformato in una un giungla e dentro, tanto per cominciare, ci sono vecchie lenzuola a coprire mobili e quadri, ovunque regna la polvere e dappertutto si percepisce un penetrante odore di muffa. E molte stanze a detta di un riluttante maggiordomo, sono chiuse per ordine di Sir Hubert. Per di più la servitù è stata ridotta all’osso, sono stati licenziati tutti i vecchi e fedeli servitori, come la vecchia e brava governante, sostituiti da gente riottosa e poco efficiente, come il cuoco spagnolo… terribile , e non certo entusiasta di dovere servire la nuova Lady della magione. Insomma, si capisce subito che qualcosa non va a partire proprio da Plunkett, il nuovo viscido e sfuggente maggiordomo. E non è tutto, perché Georgie verrà a sapere che il vecchio e caro Rogers che lo precedeva nella conduzione domestica di Eynsleigh, è morto a seguito di una caduta dalla scala di servizio. Poi, quasi non bastasse, si accorgerà che qualcuno fruga fra le sue cose e che addirittura nottetempo pare di sentire un fantasma aggirarsi avanti e indietro sghignazzando!…
Se a questo si aggiunge poi anche l’ “incidente” del rubinetto del gas aperto nella sua camera con le finestre chiuse, è davvero troppo, anche per lei. Insomma, la situazione rischia di farsi pericolosa. Qualcuno la vuole morta? Ma la nostra Lady Georgiana pur in bilico tra sconforto, paura e il suo indomito coraggio di cui ha dato già prova più volte, sa di dovere e vuole risolvere a tutti i costi il problema prima del ritorno del fidanzato. Intanto chiama rinforzi nella persona della madre, del nonno e della sua vecchia cameriera Queenie, che funziona molto meglio come cuoca.
Ma ricordiamoci tutte le qualità di Lady Giorgiana Rannoch: infallibile e spericolata detective, che, come capita alle eroine e agli eroi delle saghe poliziesche, incontra sempre e ovunque misteri da risolvere con furti, omicidi, complotti, mentre vari personaggi le girano attorno, a movimentare sempre di più la situazione. Fino a quando nei dintorni si scoprirà un morto ammazzato che era stato visto proprio a Eynsleigh, e il nonno dovrà far entrare in scena la polizia nella persona dell’ispettore Garland. Pur di fronte a una complessa macchinazione, Georgie è pronta a risolvere il mistero.
In Quattro funerali e un matrimonio Rhys Bowen riporta in scena i personaggi più amati della sua serie. Siamo negli anni Trenta e il mondo pare avviato a diventare un posto più scomodo per tutti. Lady Georgiana Rannoch tuttavia si muove con disinvolta scioltezza su questo scenario degno dei film Ernst Lubitsch. Finora eterna fidanzata di Darcy O’Mara, uno 007 ante litteram sempre coinvolto in operazioni top secret ma sì, giurin giurello, una fidanzata solo platonica. Insomma è o non è la bisnipote della Regina Vittoria, che certo non avrebbe dato il suo placet a dei rapporti prematrimoniali. Stavolta finalmente alla dodicesima avventura, Georgiana però finalmente sposa Darcy, e parte per la luna di miele su una colorata casa galleggiante sul Tamigi.
Quanto poi accadde dopo beh Georgie confida solo; “…il pudore non mi permette di entrare nei dettagli, posso solo dire che fu terribilmente bello”.
Quattro funerali e un matrimonio – Rys Bowen
Patrizia Debicke