Jean-Baptiste Grenouille, nato nella miseria più grande, possiede un dono: una capacità olfattiva unica che gli permette di riconoscere le differenze più minime…
… tra gli aromi che lo circondano. Dopo una adolescenza passata nella totale indigenza e disumanità, per un caso fortuito riesce a diventare l’apprendista di un profumiere dal passato glorioso. Grazie all’abilità del giovane il negozio torna a fiorire, ma Jean-Baptiste inizia a sviluppare l’ossessione che lo accompagnerà sempre: ottenere l’essenza assoluta. Recatosi a Grasse, città del Sud della Francia famosa per la profumeria, per imparare la misteriosa tecnica dell’enfleurage e soddisfare così le proprie brame, il giovane scoprirà di essere in balia della sua ricerca del profumo perfetto… La via verso il successo per Jean-Baptiste passa attraverso l’omicidio. Di giovani donne. Dalle quali trarre essenze ed effluvi da combinare poi nel profumo tanto anelato. Giunto all’ultimo assassinio Grenouille viene arrestato giusto dopo aver realizzato il sogno della sua vita. Sarà proprio questa essenza definitiva a salvargli la vita sul patibolo, affascinando tutti gli astanti e permettendogli di andarsene, ma anche a mettere fine alla sua vita. Finirà infatti divorato da un gruppo di barboni attratti in maniera irrefrenabile dall’effluvio d’amore.
da http://www.35mm.it/film/scheda.jsp?idFilm=27814
Il film è colorato, forte, dà pugni nello stomaco, fa piangere, lascia malinconia, si rimane sconcertati, un Killer seriale che come tutti gli assassini vorrebbe tornare sul luogo del delitto e cambiare lo scenario, ma purtroppo il dramma è diventato storia. Metafore, su metafore. Amerete o odierete il film, sarete terrorizzati da certe scene, o vi verrà da sorridere la prendere una finzione cinematografica da horror-commedia, ma qualcosa lascia.
Forse lascia la voglia di Amore, e se lascia quella oltre alla voglia di andare a Grasse e perdersi tra i fiori, bhe allora andate a vederlo. (davide fent)
Profumo – Storia di un assassino, regia di Tom Tykwer GIUDIZIO: