Il nuovo libro di Marco Bocci è un romanzo di passioni eccessive e travolgenti, di sentimenti esasperati e rovinosi, nel quale l’amore vissuto in maniera distorta getta i protagonisti in un abisso di frenesia e di delirio incontrollabili.
“Nelle tue mani, nella sua pelle” è un thriller psicologico incentrato sulla pericolosità delle ossessioni, le quali, con il loro meccanismo perverso, possono imprimere all’esistenza un corso imprevisto o, comunque, innaturale; i pochissimi personaggi che lo popolano sono accomunati tutti dal fatto di essere gelosi, insicuri, maniacali e di non saper amare in modo ‘sano’.
Laura, Manolo, Francesco costituiscono i vertici di un triangolo amoroso che ha il suo corrispettivo testuale nell’avvicendamento dei rispettivi punti di vista. Lui, lei, l’altro prendono la parola nei vari capitoli, all’interno dei quali descrizioni molto esplicite di scene di sesso si alternano a passaggi più intimi e riflessivi, che mettono a nudo le emozioni contrastanti e i tormenti dei personaggi.
Protagonista assoluta è la bella e ammaliante Laura, una donna dalla psiche complessa, accusata da chi la conosce (in primis dalla sua stessa psicologa) di essere manipolatrice, bugiarda, morbosa e bipolare, e di soffrire di manie di persecuzione. Lei stessa ammette la sua brama mai sazia di essere l’esclusivo centro di interesse del compagno che di volta in volta si sceglie.
“Le mie relazioni sono sempre state onnivore, volevo tutto dai miei compagni, pretendevo da loro ogni attenzione, ogni istante, ogni respiro, e l’insicurezza quando questo ‘tutto’ non arrivava mi dilaniava”
Come vuole la tradizione romanzesca del secondo ‘800, Laura è una vera femme fatale, capace di far impazzire l’uomo che ama, risucchiandone le energie vitali e spingendolo a commettere azioni estreme.
L’incontro casuale con Manolo, con il quale Laura condivide larghi tratti della personalità, si trasforma subito in una una relazione tossica:
“Iniziammo all’istante a condividere tutto. I piaceri spirituali, i piaceri carnali e i piaceri chimici”
L’uomo fa di Laura l’epicentro del proprio universo:
“Famiglia casa vita pensiero amica compagna passato presente futuro minuti attimi secondi ore, ogni istante della mia vita era dedicato a lei, che offuscava tutto il resto”
Manolo e Laura sono dunque due facce della stessa medaglia e diventano schiavi l’una dell’altro, di un rapporto che si nutre di eros e droga, fino a consumarli.
Francesco si configura come un’ancora di salvezza: non bello né ‘maledetto’ come Manolo, ma come Manolo pazzo di Laura, sembra offrire alla giovane donna un amore pulito, “normale” e romantico, liberandola dalla trappola malata in cui l’altro l’aveva gettata.
Ma anche Francesco ha la sua ossessione: lui, che deve accontentarsi di lavorare in una casa editrice come editor perché nessuno vuole pubblicare i suoi libri, desidera ardentemente diventare uno scrittore di successo, al punto da perdere di vista il confine tra la realtà e la letteratura, tra persona e personaggio.
Un venerdì qualunque (“il giorno che non riuscirò mai più a dimenticare”), Manolo ricompare nella vita apparentemente tranquilla di Laura e Francesco, rimettendo drammaticamente in moto il circolo vizioso di dipendenza, ossessione e gelosia dal quale nessuno dei tre era mai riuscito a liberarsi.
“Quella mattina però c’era qualcosa di strano. Lo sentivo. Sentivo che stava per succedere qualcosa, qualcosa che non riuscivo a
definire”
Marco Bocci sarà ospite al NebbiaGialla Suzzara Noir Festival