Il 10 novembre, dopo 49 giorni di navigazione da Shanghai, la Maximum Lumen, un’enorme nave portacontainer, raggiungeva lentamente il molo a lei assegnato nel porto di Trieste. A bordo, il pilota aveva preso il controllo dell’imponente carico per le operazioni di attracco, scarico e consegna. Ottomila container: tutto sembrava in ordine, o almeno così si era rassicurato Manfred Hansen, esperto secondo ufficiale, sul quale gravava la responsabilità di tutte le operazioni di sbarco.
E invece, non tutto era in ordine. Come controllare uno a uno ottomila container? E tra questi, anche quei dieci diretti in Bielorussia… Senza dimenticare l’unico passeggero a bordo: un giornalista svizzero, claudicante, salito a Singapore. Un uomo riservato, quasi invisibile durante la traversata.
Se non ci fosse stato qualcosa di anomalo nel carico — e se quel passeggero non si fosse imbarcato — forse Manfred Hansen non sarebbe mai scivolato, fatalmente, sui gradini bagnati oltre il ponte F, rompendosi l’osso del collo.
Quell’inquietante passeggero pare avesse un obiettivo preciso: compiere un’esecuzione. Bersaglio designato: il professor Giancarlo Grassi, celebre scienziato e direttore dell’Area Science Park di Trieste, uno dei centri di ricerca più avanzati d’Europa.
Grassi è stato ritrovato morto nella sua suite al Grand Hotel Duchi d’Aosta la mattina del 21 novembre. Il portiere, allertato dalla segretaria insospettita dal suo ritardo a una riunione fissata per le 8:30, ha scoperto il corpo. Il professore era stato ucciso con un colpo di pistola alla testa.
La notizia dell’omicidio sconvolge il professor Piero Montecchi, neuroscienziato forense e presidente del CICAP, legato a Grassi da un profondo rapporto di stima e amicizia. Grassi era stato suo mentore nella carriera universitaria.
“L’Ordine del Drago” è il terzo romanzo di Gigi Paoli che ha per protagonista Montecchi, scienziato razionale e scettico, diviso tra il suo appartamento nella corte di via Cappello a Verona e la dimora in pietra a Saint-Paul-de-Vence, in Provenza, dono della moglie Cinzia, scomparsa per un cancro.
Il passato di Montecchi è segnato da un terribile attentato subito a 21 anni in Somalia, quando era un giovane incursore del Tuscania. Ne uscì vivo per miracolo, con una frattura cranica, emorragia cerebrale e un lungo coma. Al risveglio, danni neurologici gravi e un mal di testa cronico, oggi sotto controllo grazie alla cura costante — un tempo affidata alla dottoressa Cinzia Sanesi, che poi sarebbe diventata sua moglie.
La morte di Grassi impone a Montecchi un obbligo morale: scoprire la verità. Con il supporto della vicequestore Anna Orsini, affascinante responsabile dell’UDI (Unità Delitti Insoluti), e già sua alleata in un caso francese, Montecchi si mette in contatto con il vicequestore triestino Platania, a cui è stata affidata l’indagine, sotto la pressione di autorità locali e nazionali.
Le indagini portano a una scoperta sconvolgente: dietro l’omicidio si cela un’antica e oscura congregazione, l’Ordine del Drago, che, sebbene evochi Dracula, rappresenta una segreta alleanza internazionale dedita alla prevenzione di guerre su scala globale.
Montecchi si trova così coinvolto in un intricato percorso che lo conduce a indagare sul passato del professor Grassi e sull’attività di una misteriosa società finanziaria, la Polymer. Le tracce lo spingeranno, insieme ad Anna, fino a Lubiana, e da lì in un inquietante viaggio tra i fantasmi dell’URSS, i ghiacci della Siberia e le tragedie della fine del Novecento, tra cui l’onda radioattiva di Chernobyl e il crollo del Muro di Berlino.
Il percorso li condurrà fino al cuore di una miniera di sale in Romania, teatro di un segreto spaventoso legato alla rinascita sotterranea di una potenza oscura. Nei territori segnati dalla violenza dei popoli antichi, Montecchi e Anna si troveranno costretti a “scendere”, quasi letteralmente, fino al centro della Terra, alla ricerca di una verità che nessuno avrebbe mai osato immaginare.
Una complessa e rischiosa indagine che a tratti sfocia nella fantascienza, affrontando ostacoli apparentemente insormontabili e aprendo spiragli su mondi e realtà dove scienza, religione e simboli arcani si fondono con nuove frontiere della crudeltà, in un inquietante scenario dove la politica si intreccia con la morte.
Un perfetto mix tra thriller e avventura, con echi da spy story e suggestioni che ricordano Glenn Cooper o Dan Brown. Il romanzo si distingue per la sua ambientazione affascinante e per l’intreccio ben calibrato, che coinvolge Piero Montecchi e Anna Orsini in un turbine di emozioni e colpi di scena fino allo scontro finale tra bene e male.
Ma alla fine… sarà davvero possibile fermare i mostruosi frutti della scienza quando minacciano il mondo?
Il romanzo si chiude con una curiosa digressione: Montecchi, convocato come consulente in un processo a Verona per ottenere una riduzione di pena a un’assassina, fa la conoscenza di un giornalista toscano… nientemeno che Carlo Alberto Marchi, volto noto ai lettori.
Quindi… alla prossima?