Libri per ragazzi: La regina delle api – Beatrice Sesino

La regina delle api
Beatrice Sesino
Pelledoca

Il libro inizia con un articolo di giornale del 17 agosto 2000 che racconta la misteriosa scomparsa di una bambina di dieci anni nel borgo di Poggiovelato vicino al bosco Pietracupa, nel quale si è inoltrata dopo aver giocato con una amica vicino all’apiario; imponenti ma vane le ricerche: incidente? rapimento? E si conclude con un altro articolo, 25 anni dopo, con la notizia del ritrovamento dei resti della poveretta in una tomba la cui lapida riporta un altro nome, portando alla scoperta di una rete di misteri e segreti orrendi. Tra i due articoli succedono tante cose molto intricate con numerosi personaggi che  portano il giallo a cedere il passo al paranormale, all’inspiegabile. Il romanzo comincia con un topos della letteratura per ragazzi, ovvero la banda di amici: il tredicenne Giacomo, il narratore, che arriva nel borgo per trascorrervi le vacanze; Giordi il fratellino ipersensibile; Cosimo, sovrappeso e bullizzato; Sebastiano, che viene anche lui dalla città; e Nicole, unica ragazza, luminosa, figlia del proprietario della trattoria-bar-pensione che beve e la picchia.
Fin da subito l’atmosfera si fa inquietante. Un sommario indice degli eventi vede: una notte in tenda; la sparizione di Giordi e la sua ricomparsa in stato alterato; la Casetta Bianca, ovvero il vecchio apiario bruciato dentro cui Giordi sente la voce di una bambina che lamenta di essere stata bruciata e sotterrata; sciami di api che compaiono d’improvviso minacciose; si sa che le api non accettano due regine: una prevale e l’altra viene fatta a pezzi o fugge per creare un nuovo alveare ; due gemelle così uguali e simbiotiche da essere sempre scambiate; un quaderno con il
diario di una delle gemelle o forse falsificato dall’altra; un vecchio e la maestra che sanno molte cose sono trovati morti: incidente? omicidio?; una porta nascosta nel muro e un alloggio segreto; una paternità ignota. Un vero rompicapo. Finché: “Ora basta!” intima una voce. Il lettore giallista adulto riconoscerà la citazione de L’assassinio di Roger Ackroyd: “Allora ho fatto quello che dovevo fare”.

Da 11 anni

Fernando Rotondo

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