Piedomenico Baccalario e Alessandro Gatti –
Assassinio sull’Occident Express
Piemme
Ritorna il commissario Lucius Asgren, quello di Dieci piccoli inquilini, anche se questo è un prequel col giovane ispettore al suo primo incarico in uno sperduto paesino sulle Alpi francesi e al suo primo omicidio. Gli autori, ai quali va aggiunto Andrea Dalla Fontana con disegni fumettistici al tratto che fanno parte integrante della narrazione, si divertono a parodiare titoli e temi della grande Agatha, ma con gusto e rispetto, ironia e umorismo, intreccio ricco di sorprese e scrittura leggera e godibile.
A Gardou (412 ab.), che in argot significa fango, letame, dove la più eclatante crime story montanara è stata la sparizione di una mucca da latte poi ritrovata nel giardino della vicina, il lussuoso treno che va da Trieste a Biarritz fa una fermata straordinaria: a bordo c’è un morto con un buco nella tempia destra e una pistola vicino alla mano. Suicidio! Decreta l’imponente e borioso Senatore della Repubblica che vorrebbe far ripartire subito il treno, ma l’inesperto e tuttavia solerte e scrupoloso ispettore apre le indagini come gli hanno insegnato alla scuola di polizia, raccoglie e collega testimonianze e indizi, formula ipotesi, procede.
Il Senatore mobilita al telefono le più alte autorità contro l’incauto investigatore, che invece trova aiuto nel chiacchierone e simpatico capostazione e nella di lui figlia Violette, dolce, empatica e dotata di buon senso. La svolta avviene quando Asgren riconosce in un viaggiatore un pericoloso criminale, abile trasformista. Eppure tutte le verifiche anche tramite Interpol sembrano dargli torto. La soluzione avviene dopo che la temeraria Violette alla guida e il terrorizzato che l’abbraccia pudicamente da dietro effettuano su uno slittino una vertiginosa discesa sulla neve e attraverso i boschi per raggiungere a Modane un treno che aveva incrociato l’Occident Express fermo a Gardou. Speriamo che i tre autori vogliano attingere ancora alla meravigliosa bibliografia di Agatha Christie per confezionarci un’altra allegra parodia che, come questa, può far venir voglia al giovane lettore di conoscere l’originale.
Da 11 anni
