Il Canton Ticino in fondo è un posto piccolo, dove tutti prima o poi sanno tutto di tutti e dove la buona reputazione è ancora un valore. Non succede mai nulla di veramente grave e Elia Contini, investigatore privato, si arrangia accettando lavori che vanno dal classico pedinamento per corna al recupero di gattini smarriti. Un giorno però qualcosa cambia: un serial killer si aggira per il Cantone, è soprannominato “il killer del trasloco” perché dopo l’omicidio smonta i mobili e li ammonticchia accanto ai cadaveri.
Sembra un caso che non può interessare Contini, ma inaspettatamente , il suo incarico di ritrovare il proprietario di una mobilificio sull’orlo del fallimento,scappato per realizzare il suo sogno di jazzista, fa sì che finisca per mettersi a indagare sul caso.
E lo farà alla sua maniera” lavorando sulle piccole cose, sui pettegolezzi, sulle voci, sulle esitazioni, sulle piccole deviazioni dalla normale routine”.
Una storia che si dipana sulle note della musica Jazz e che affronta vestendolo di giallo, il fallimento. Non solo quello economico portato dalla crisi, ma anche e soprattutto quello intimo, umano e personale, fatto di scelte sbagliate,di occasioni perse e di rimpianti per ciò che non si sperava di avere e non si è avuto.
Per tutti arriva il momento del confronto con se stessi, del faccia a faccia i propri errori, sperando sia vero poi non solo che “sbagliando s’impara” ma che soprattutto ci sia il tempo per farlo
L’arte del fallimento
Cristina Aicardi
